Grande ritorno a Trieste della Mostra mercato del disco, CD & DVD usato e da collezione
Grande ritorno a Trieste, domenica 24 novembre, al Palazzetto dello Sport di Chiarbola “G.Calza” in via Visinada 7, della Mostra mercato del disco, CD & DVD usato e da collezione”, giunta alla diciottesima edizione.
Da quasi due decenni mèta privilegiata di appassionati, collezionisti e curiosi che si danno appuntamento per scovare dischi e cd di ogni formato anche molto rari, vinili, picture disc, 33 e 45 giri, album singoli o doppi, con copertine apribili e in rilievo, la manifestazione -organizzata come sempre dall’Associazione Culturale Musica Libera in coorganizzazione con il Comune di Trieste – vedrà la partecipazione di una settantina di operatori italiani e anche stranieri, dalla Slovenia, Croazia, Svizzera, Ungheria e Germania. E poi una valanga di stampe estere: quelle inglesi, le più rinomate per eccellenza, ma anche giapponesi, di notevole fattura e cura del particolare o altre esotiche, provenienti dai paesi più lontani. Sarà possibile reperire ogni genere musicale: dalla musica italiana al progressive-rock, passando attraverso punk, funky e jazz, metal, disco-music, new wave, elettronica, classica ed etnica, senza dimenticare poi le sigle dei cartoni animati e i 78 giri dei nostri nonni. E inoltre: gadget, videocassette e DVD, magliette, manifesti, libri e riviste, locandine e fotografie d’epoca: insomma tutto quanto ruota attorno al ‘discoidale’. Spazio anche per strumenti e hi-fi, nuovo e vintage. Chiunque potrà esporre, scambiare, acquistare, vendere o semplicemente far valutare i propri dischi.
La Mostra del disco, curata da Maurizio Giugovaz, proporrà anche in questa occasione delle vere e proprie rarità.
Nell’occasione ritorneranno a Trieste due prestigiose etichette, specializzate in ristampe Prog, soprattutto italiano, sia nel formato CD che LP. Si tratta della BTF di Milano e della Black Widow di Genova oltre all’onnipresente Camelot/Ma.Ra.Cash di Vigevano. In catalogo anche tante produzioni proprie di interessanti gruppi attuali.
Tra gli artisti italiani sono sempre particolarmente richiesti i primi due singoli di Lucio Battisti, “Per una lira” e “Luisa Rossi” così come della grande protagonista della canzone d’autore, Mina, si spendono fior di Euro per recuperare i singoli a nome “Baby Gate” su etichetta Broadway e i primi long playing su etichetta Italdisc.
Per quanto riguarda gli artisti stranieri, sugli scudi mostri sacri quali i Pink Floyd la cui stampa italiana del primo album, “The piper at the gates of dawn”, manifesto della psichedelia originariamente datato 1967, presenta una copertina completamente diversa dall’edizione inglese; viene pubblicato soltanto nel 1971 e la foto del gruppo ritratto all’esterno di un edificio al Kew Gardens di Londra non prevede il chitarrista originario Syd Barrett, bensì colui che lo avrebbe sostituito, ovverosia l’amico d’infanzia David Gilmour, ma che di fatto non suonò nel disco.
Tra i 45 giri dei Pink Floyd stampati nel nostro paese il disco più ricercato è il primo, rarissimo “See Emily play”, edito, senza riscontro alcuno, sempre nel 1967.
Una curiosità proviene dai vicini territori dell’ex Jugoslavia dov’è stato pubblicato un solo disco dei Pink Floyd, uno dei 45 giri più comuni e di successo, “Another brick in the wall”, del 1979. La particolarità consiste nel fatto che, a differenza della normale cover raffigurante unicamente il classico muro (“the wall”), in Jugoslavia quest’ultimo risulta adornato in basso da quattro foto raffiguranti i quattro musicisti.
Per di più esistono due varianti di questa copertina, una con il bordo delle foto verde e l’altra con il bordo viola.
Cifre notevoli sono invece quelle da sborsare per entrare in possesso di una copia in vinile blu del classico album dei Queen, “A kind of magic” made in Colombia.
Parlando di rock più duro, sempre appetibile il 12” pollici “Fear of the Dark Live”(1993) degli Iron Maiden, pubblicato in formato “vinilico” esclusivamente in Italia al momento del passaggio dal vecchio supporto al compact disc.
Tengono sempre duro i mostri sacri come Elvis Presley, la cui stampa italiana dell’EP “I need you so”(RCA italiana – 1961) è quanto mai richiesta all’estero grazie alla bellissima copertina che ritrae “The King” rilassato e ispirato e riporta inoltre la firma dell’artista.
Tra i pezzi più rari e curiosi passati per i banchi della Fiera in questi anni si ricordano anche l’unico album, omonimo – e rarissimo – dei Cherry Five, pubblicato agli inizi del 1976 dalla Cinevox: erano in pratica i Goblin con qualche piccolo cambio di formazione e il disco era registrato prima di “Profondo rosso” ma poi era rimasto in un cassetto per non inficiare le vendite della colonna sonora della pellicola.
Sempre in auge Il Banco sel Mutuo Soccorso, il cui primo (capo)lavoro omonimo datato 1972, uno dei dieci vinili epocali del progressive italiano, resta tra i dischi più ambiti dai collezionisti. “Banco del Mutuo Soccorso” – pubblicato dalla Ricordi a fine aprile del 1972 – presenta uno degli art work più originali realizzati nel nostro paese, ed apprezzato anche all’estero, con una caratteristica e inconfondibile confezione sagomata a forma di “salvadanaio”, tanto delicata quanto ingombrante e purtroppo sottoposta, all’epoca dell’uscita nei negozi, a piegature varie da parte di corrieri e venditori che dovevano riporla nei contenitori standard per l’imballaggio. Di conseguenza copie in perfetto stato di conservazione sono piuttosto difficili da reperire. L’album, originariamente stampato in edizione limitata, è dotato di una linguetta in cartone, su cui sono riprodotti in bianco e nero i volti dei componenti del gruppo, inserita nella fessura del salvadanaio ed estraibile grazie a un elastico fissato ad un perno.
Preziosissimo e ambitissimo dai collezionisti poi un vinile di Fabrizio De Andrè, Anime salve venduto in fiera da un operatore di Trieste un paio di edizioni fa. Il lavoro, risalente al 1996, venne regolarmente pubblicato nel nuovo (allora) formato CD e che seguiva il precedente “Le nuvole” di ben sei anni, periodo nel quale molte cose erano cambiate nell’ambito discografico, tra cui l’assenza quasi totale del vinile a favore del nuovo supporto, il “compact disc”. Di conseguenza la Ricordi stampò il nuovo album di De Andrè per la prima volta in CD e in bassissima tiratura l’equivalente in vinile; talmente bassa che pochi si accorsero di questa speciale emissione (data di pubblicazione: 19.9.1996 ) La tiratura delle copie è limitata a 2.500 esemplari e come se non bastasse una parte di queste è pure numerata.
Orario continuato dalle 10.00 alle 19.00.
Ingresso: Euro 5,00.