I 40 anni a udine di Cefs, l’ente bilaterale edile per la formazione e la sicurezza
Il Cefs, l’ente bilaterale edile per la formazione e la sicurezza, ha festeggiato, assieme ad amministratori, docenti ed allievi, il 40° compleanno nella sua sede in via Bison 67 a Udine: una cena conviviale, ma soprattutto una grande festa di condivisione tra le oltre 240 persone presenti.
Come ha raccontato Angela Martina, presidente del Cefs Udine, il percorso della formazione edile inizia ben prima di 40 anni fa, precisamente nel 1949, con la fondazione della CEMA, al cui interno era presente il “settore scuola”. Il “settore scuola” è fin da subito una parte costitutiva della Cassa edile, che annovera fra gli scopi statutari l’istruzione professionale edile. Vengono aperti così i primi “cantieri-scuola” postbellici.
Dopo il terremoto del 1976 i corsi acquisiscono sempre maggiore sistematicità. Le parti sociali della CEMA decidono di garantire maggiore spazio e centralità alla formazione professionale e, di conseguenza, la scuola, nel 1983, diventa autonoma rispetto alla Cassa Edile di Mutualità ed Assistenza (CEMA). Il “settore-scuola” si trasforma in Ente Scuola Maestranze Edili ed Affini (ESMEA): vengono proposti corsi per muratore polivalente – per giovani uscenti dalle scuole medie inferiori – e diversi corsi di aggiornamento per adulti (disegno edile, tecnologie e materiali per l’edilizia, posatori, operatori di macchine movimento terra, ecc.).
A partire dall’anno formativo 2004/05 la nuova offerta sperimentale triennale di Istruzione e Formazione professionale IFP (ora IeFP) sostituisce la tradizionale offerta di formazione professionale regionale di base caratterizzata da percorsi biennali; si sperimenta quindi il corso per Operatore Edile Addetto alle lavorazioni di cantiere edile, attualmente ancora offerto agli allievi in uscita dalle scuole secondarie di primo grado.
L’evoluzione normativa per la prevenzione degli infortuni porta l’ESMEA a integrarsi con il comitato paritetico per la prevenzione degli infortuni, occupandosi di formazione e di sicurezza. Nel 2008 l’ESMEA diventa CEFS – Centro Edile per la Formazione e la Sicurezza.
Come rimarca il vicepresidente del CEFS Claudio Stacul, oltre alla cospicua formazione in materia di sicurezza, come prevista dal Decreto 81/2008 e i patentini per l’utilizzo di macchine e attrezzature, costante e importante risulta l’attività di consulenza e assistenza dell’ente svolta dai tecnici del Cpt nei cantieri del territorio a servizio delle imprese edili e numerosi sono i progetti gestiti in tema di sicurezza: ad esempio, dal 2013, il CEFS fa parte del tavolo di coordinamento del progetto «Promozione della Cultura della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro ed in Ambito Scolastico» dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie, assieme, tra gli altri, le Aziende Sanitarie del territorio della provincia di Udine, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro di Udine-Pordenone.
Dal 2014 il CEFS è capofila del Centro Regionale IFTS Edilizia, Manifattura e Artigianato, percorsi di specializzazione post-diploma per giovani e adulti, sia occupati che disoccupati. In questi percorsi si iniziano a trattare le tematiche del BIM – Building Information Modeling – e delle tecniche innovative in edilizia (acustica, risparmio energetico ecc.). Ad oggi nella sede del CEFS sono stati formati oltre 120 tecnici specializzati. Vengono svolte attività sistematiche di orientamento nelle scuole secondarie di primo grado per attrarre giovani al settore, centri estivi laboratoriali in ambito edile e artistico, nonché attività di Scuole Aperte per far conoscere le potenzialità della scuola CEFS. Costante è anche la partecipazione ai Saloni dell’orientamento e alle Fiere regionali e nazionali.
A partire dall’anno formativo 2016/17 si sperimentano i “quarti anni” di Diploma professionale Diploma di Tecnico Edile/Diploma di Tecnico delle Costruzioni Architettoniche e Ambientali. Il diploma si propone di formare una figura professionale che combini capacità esecutive nell’ambito delle costruzioni architettoniche e ambientali o delle costruzioni edili con competenze tecnico-amministrative e gestionali.
Il CEFS è anche attento al sociale visto che è sempre presente nella collaborazione con le case circondariali di Udine e Tolmezzo e nel Programma Immigrazione con progetti locali per richiedenti asilo e rifugiati.
Dal 2020 il CEFS propone una nuova opportunità per i giovani ed il territorio, ovvero un percorso triennale di Qualifica per Addetto alle lavorazioni artistiche in edilizia. Il mercato delle costruzioni è in continua evoluzione e richiede la formazione di persone qualificate sul territorio per intervenire nella valorizzazione del nuovo patrimonio, nel restauro, salvaguardia e recupero di quello esistente.
“Ulteriore obiettivo che desideriamo perseguire attraverso questo percorso – ha sottolineato Loris Zanor, il direttore del CEFS – è quello di educare al bello e al rispetto del bello nella accezione più ampia del termine. Educare al bello non vuol dire infiocchettare o rendere artificialmente bello solo per puro estetismo, ma ha a che fare con il prendersi cura di un luogo, un oggetto, un capolavoro”.
Il Centro vuole rappresentare anche la scuola del futuro “al passo con i tempi tra innovazione e tradizione”. Dal 2020 il CEFS è stata infatti una delle prime scuole in Italia a dotarsi di un simulatore macchine da cantiere Vortex Edge. I simulatori consentono agli allievi di prendere confidenza con i comandi delle macchine nonché di imparare le corrette procedure di utilizzo prima dell’addestramento reale. Il Centro dispone pure di un pantografo cnc, di un laser cut e di un Mecalac, una macchina da cantiere che alla velocità di una pala caricatrice unisce la rotazione di un escavatore. Inoltre, fanno parte delle attrezzature Stampanti 3D (anche per ceramica), droni per il rilievo topografico, esoscheletro, Matterport per costruire tour virtuali 3D, visori e programmi per realtà virtuale e aumentata.