Icop, tempo di bilanci: Valore della produzione oltre i 110 milioni nel 2023 e portafoglio ordini attuale superiore ai 900 milioni di euro
La Icop spa è una società di ingegneria del sottosuolo e tra i principali operatori europei in ambito fondazioni speciali e microtunneling, fondata nel 1920 dalla famiglia Petrucco è attiva in ambito nazionale ed internazional. Prima società benefit nel settore, ICOP opera oggi nei principali mercati Europei supportando clienti di primario standing – con cui intrattiene rapporti consolidati – in progetti ad elevata complessità legati allo sviluppo di infrastrutture critiche (e.g. metropolitane di Parigi, Copenaghen, etc.) e nel rafforzamento delle reti di trasporto energetico e idrico (e.g. gasdotti, acquedotti). Il gruppo è basato a Basiliano (UD) ed impiega a fine 2023 circa 350 dipendenti con sedi in 17 Paesi nel mondo.
La società con una nota stampa ha annunciato che lo scorso 2 maggio l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2023 e delle basi poste per i prossimi anni; forti di un backlog di oltre 900 milioni di euro, siamo pronti ad una significativa crescita del nostro giro di affari. Grazie al lavoro, all’impegno e al talento di tutte le persone del Gruppo stiamo raggiungendo gli obiettivi strategici che ci eravamo posti, sviluppando ulteriormente la nostra capacità in termini operativi, finanziari e ESG” le parole di Piero Petrucco,
Amministratore Delegato di ICOP.
PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
L’esercizio 2023 è stato caratterizzato da una decisa crescita del volume d’affari che, con un Valore della produzione pari a 112,2 milioni di euro, risulta maggiore di circa il 22% rispetto all’esercizio precedente,
confermando la consistenza del trend di lungo periodo. Ottimo risultato anche in termini di Utile Netto (5,0 milioni di euro) in aumento del 18% rispetto all’esercizio precedente. Nel 2023, il Gruppo ICOP ha ottenuto risultati positivi in tutte le proprie aree di business. Per il quinto anno di fila, il settore del microtunnel e delle trenchless technologies si è affermato come il principale ambito di attività dell’azienda, grazie a progetti significativi a livello nazionale e internazionale come quelli realizzati, tra gli altri, a Le Havre, Piombino e Ravenna. Nel frattempo, anche il settore delle fondazioni ha mantenuto una posizione di
assoluto rilievo, con lavori di spicco come, ad esempio, la commessa per la metropolitana di Tolosa, l’apertura dei cantieri relativi alla Linea 18 nell’ambito del progetto del Grand Paris Express a Parigi, le realizzazioni a Grottaminarda per la linea alta velocità Napoli-Bari e il consolidamento della banchina di Ponte Eritrea. Per quanto riguarda le altre attività, particolarmente degno di nota è stato il progetto di riqualificazione dei Giardini De Amicis a Cattolica. Sono continuati anche i lavori di demolizione e riconfinamento nella zona della Ferriera di Servola a Trieste, parte di un progetto più ampio che porterà alla realizzazione del nuovo Molo VIII. L’espansione internazionale e l’innovazione tecnologica rimangono punti fermi nella strategia aziendale. Il settore del microtunnel ha risposto prontamente alle esigenze emergenti, legate a dinamiche geopolitiche, con progetti legati alla realizzazione di nuovi rigassificatori in Francia e in Italia. Nel settore, si prevede un incremento delle attività grazie a nuove opportunità nelle applicazioni chiave come la distribuzione di gas, acqua e nel campo della distribuzione di energia elettrica. L’approccio adottato nel campo delle fondazioni, con progetti come quelli realizzati dalle organizzazioni francesi e scandinave, testimonia l’orientamento verso mercati ad alto valore aggiunto, noti per elevati standard tecnologici e qualitativi, consolidando la posizione di leader nel settore dell’ingegneria infrastrutturale a livello internazionale. Fondamentale, infine, l’attività nel consorzio Eteria, in costante crescita in termini di commesse acquisite e realizzate. Sotto il profilo patrimoniale, i risultati 2023 confermano la forte solidità aziendale con un patrimonio netto pari ad euro 44,3 milioni, a fronte di una posizione finanziaria netta pari ad euro 20,9 milioni, in sensibile miglioramento rispetto agli euro 45,6 milioni del 2022 che ha beneficiato della consistente generazione di cassa registrata nel corso dell’anno. La capacità finanziaria complessiva del Gruppo ICOP si è ulteriormente rafforzata ed è stato confermato il rating investment grade (B1.1). L’utile di esercizio è stato destinato a riserva.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dopo un esercizio 2023 estremamente positivo per l’andamento aziendale, il Gruppo, forte di un backlog ad oggi superiore ai 900 milioni di euro, punta a superare i 200 milioni di volume d’affari già dal 2024 e ad obiettivi ancora più ambiziosi per gli anni futuri.
VALUTAZIONE DI IMPATTO
La valutazione di impatto, redatta in conformità agli obblighi delle società benefit, ha evidenziato un miglioramento rispetto alle metriche di misurazione di performance ESG (+4% nell’Impact Assesment rispetto
al 2022). La Società ha proseguito gli investimenti nello sviluppo di tecnologie sostenibili e affinato i progetti esistenti nei processi di governance. Anche nel 2023 l’azione sociale si è sviluppata secondo alcune direttrici principali: cooperazione internazionale (si segnalano nuove iniziative relative alla gestione della scuola professionale Ireneo Dud in Sud Sudan), welfare aziendale, rete con il territorio e le comunità locali, cooperazione con i servizi sociali. Nel corso dell’anno la percentuale del personale assunto a tempo indeterminato è aumentata ulteriormente fino a raggiungere nel corso dell’esercizio il 96%. Si registra un miglioramento significativo relativo allo sviluppo del personale (+72% nelle ore di formazione medie) e l’ottenimento della certificazione ISO 20400 relativa ai processi aziendali di approvvigionamento per garantire una catena di fornitura sostenibile, che si aggiunge alle altre 10 certificazioni già in possesso. L’intensità emissiva si è ridotta nel corso dell’anno a 245,7 tCO2e/M€, con significativi miglioramenti rispetto alle emissioni scope 1, scope 2 e scope 3. Tra i diversi progetti, si segnala l’implementazione di uno standard per l’elettrificazione di un cantiere di microtunnel che nel sito della prima applicazione sperimentale ha ridotto l’uso di gasolio di oltre 200.000 litri e ha abbattuto 522 tonnellate di CO2. Tra gli obiettivi più rilevanti in questo ambito per i prossimi esercizi si evidenziano il rinnovo della flotta aziendale e la riqualificazione della caserma Lesa a Basiliano per la realizzazione di nuovi uffici per il Gruppo a basso impatto energetico; la costituzione di una comunità energetica e l’implementazione di un sistema chiuso di gestione delle acque permetteranno di proseguire ulteriormente verso l’implementazione della strategia Net Zero.