Ieri a Somplago la manifestazione in difesa della montagna. Il no alla nuova centrale Siot si è levato forte
Quell’assurda centrale non si deve fare. Era questa in estrema sintesi la cifra della manifestazione contro il progetto della Siot (Società italiana oleodotto transalpino) che vuole realizzare una centrale di cogenerazione a Somplago. La “Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino” avevano spiegano i Comitati salvalago nel presentare la manifestazione di domenica scorsa, (SIOT) ha chiesto l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio nell’area della propria stazione di pompaggio di Somplago di Cavazzo Carnico di due gruppi di produzione combinata di energia elettrica e di calore da fonti fossili (metano) di potenza elettrica nominale 7,7 MW, di potenza termica nominale 17,1 MWt e delle relative opere ed infrastrutture connesse. Questo nuovo progetto SIOT, spiegano dai Comitati, dopo la centrale idroelettrica della Sade, la rovina del lago, l’autostrada e il tracciato dell’oleodotto con la sua stazione di pompaggio comporta nella Val del Lago ulteriori danni ambientali, maggiore inquinamento acustico ed atmosferico e viene proposto mentre le vigenti leggi regionali, che prevedono il “recupero della naturalità e della fruibilità anche turistica del lago” mediante un bypass che porti lo scarico della centrale idroelettrica a valle del lago, restano inattuate”. Così ieri alcune centinaia di persone si sono radunate a Somplago per chiedere il blocco del progetto che fra l’altro vede una seconda centrale di cogenerazione Paluzza. Tra i manifestanti molta gente comune ma anche un gran numero di amministratori carnici e i cui comuni si affacciano al lago (Cavazzo Carnico, Bordano, Trasaghis, Paluzza, Cercivento, Raveo, Sauris, Paularo, Rigolato, Villa Santina, Amaro, Lauco, Ravascletto, Comeglians, Forni di Sotto, Forni Avoltri, Ovaro e Verzegnis). Un no fermo che arriva dal territorio e di cui speriamo la Regione voglia tenere conto.
Animatore della protesta anche Franceschino Barazzutti storico sindaco e politico che non ha mai perso la sua capacità di rappresentare le esigenze della sua terra, oggi presidente del Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento. Barazzutti insieme a Claudio Polano del comitato per la difesa e valorizzazione del lago dei Tre comuni, è stato il motore della manifestazione riuscendo a coinvolgre le amministrazioni locali. In sostanza la partita resta aperta anche se dalla Regione arrivano pochi segnali. Ma certamente quella di ieri è stata solo una tappa della protesta perchè i cittadini della zona sono più che mai determinare a bloccare quella che ritengono essere l’ennesima violenza sulla Val del lago.
“Basta violentare la val del lago!” I Comitati chiamano a manifestare domenica prossima a Somplago