Il commento della ex grillina Claudia Gallanda già consigliere comunale di Udine sulla debacle M5s,
“Una debacle annunciata prima del voto, dice Claudia Gallanda già consigliere consigliere pentastellata di Udine, quella del M5S in Friuli Venezia Giulia, sottintesa anche in quell’unica lista per il voto amministrativo presentata a Porcia su ben 118 comuni al voto. Già riuscire a comporre solo una lista su 118 possibili dovrebbe far nascere qualche dubbio sull’efficacia del proprio fare ai cosiddetti vertici, almeno a quelli locali. Ora leggo affermazioni di “doverosa autocritica” e auspici di “maggiore radicamento sul territorio” da parte di qualche esponente locale del M5S: forse secondo i dettami da Roma, che questo territorio ha sempre ignorato? Così sembrerebbe, visto che i quattro consiglieri regionali si sono già resi disponibili a “guidare la riorganizzazione assecondando l’obiettivo di Luigi di Maio”. Per anni ho cercato di valutare, organizzare, proporre; sempre inascoltata quando non addirittura boicottata da chi, “giunto all’apice”, voleva solo ligia obbedienza senza appunto “dare risposte”.
Sì, il MoVimento in Friuli Venezia Giulia è ormai ai minimi termini e le cause di questo sono più di una, dalla mancanza di democrazia interna alla negazione di ogni confronto che non fosse “allineato”, al sistematico boicottaggio di tutto ciò che non era “calato dall’alto”; tutte hanno concorso alla disfatta attuale, che si era annunciata già lo scorso anno con un consigliere regionale in meno.
A questo proposito, ancora lo scorso ottobre il deputato pordenonese Luca Sut affermò: “Ne abbiamo riflettuto già dalle ultime elezioni e stiamo cercando appunto di capire anche perché…”; l’impressione è che, dopo tutti questi mesi, stiano ancora riflettendo sul “perché” mentre perseverano con impegno negli stessi, ormai annosi, errori”.