Il Comune di Udine affida la prima accoglienza di 19 minori stranieri non accompagnati alla comunità Cooperativa Oltre i Confini 2.0 di Cavazzo
Il Comune di Udine ha affidato il servizio di prima accoglienza per 19 minori stranieri non accompagnati alla comunità Cooperativa Oltre i Confini 2.0, che ha aperto una struttura a Cavazzo Carnico. La prima accoglienza è il servizio che garantisce agli MSNA che vengono rintracciati per la prima volta sul territorio una struttura d’accoglienza, prima che vengano assegnati definitivamente alle strutture residenziali dove saranno ospitati fino al raggiungimento della maggiore età. Il servizio comprende la custodia del minore, il pernottamento, l’erogazione dei pasti, la fornitura di vestiario, il controllo sanitario e l’avvio ai corsi di alfabetizzazione e alle attività di socializzazione e integrazione.
Sul tema interviene l’Assessore del Comune di Udine all’Equità sociale, Stefano Gasparin: “I flussi migratori non sono mai stati così elevati a livello nazionale e anche città come Udine ne pagano le conseguenze. Noi come Amministrazione stiamo lavorando ogni giorno per garantire ai minori che arrivano sul nostro territorio un luogo dignitoso dove vivere. Non possiamo però pensare che Udine si faccia carico da sola di tutti questi nuovi arrivi, per questo motivo stiamo lavorando per identificare strutture anche al di fuori del territorio comunale, come quella di Cavazzo dove sposteremo immediatamente 14 minori in prima accoglienza ora collocati a Udine”.
La nuova struttura accoglierà infatti da subito 7 giovani attualmente affidati alla Fondazione Casa dell’Immacolata e 7 ragazzi ora in carico alla Cooperativa Hanna House. L’operazione vuole alleggerire il carico delle strutture in territorio udinese, in cui rimarranno i minori non accompagnati presi in carico con il servizio residenziale. La struttura di Cavazzo avrà invece ancora a disposizione 5 posti da garantire al Comune di Udine per gli eventuali nuovi arrivi di minori stranieri non accompagnati.
“Intendiamo continuare a lavorare insieme ai cittadini perché i centri di accoglienza non creino alcun tipo di disagio alla popolazione”, continua l’Assessore Gasparin. “In questo senso credo ci sia bisogno di un grande cambiamento nella gestione dell’accoglienza a livello nazionale. In Italia ci sono circa 20 mila minori non accompagnati, se venissero distribuiti correttamente sul territorio ogni Comune ne dovrebbe accogliere soltanto 2 o 3. Un sistema simile garantirebbe una gestione molto più facile dei centri senza sovraffollamento, evitando le grandi strutture che possono essere fonte di problemi. Come Amministrazione noi continueremo nella direzione dell’ascolto dei cittadini cercando la collaborazione delle cooperative e dei Comuni del territorio per far fronte a questa emergenza arrivi, sperando che prima o poi dal Governo arrivino strumenti più adatti per garantire dignità agli ospiti e sicurezza ai cittadini”, queste le parole dell’Assessore Gasparin.