Il Festival delle fake news approda in Friuli….

C’è qualcosa di ironico, forse perfino surreale, nel fatto che Udine ospiti l’unico festival in Italia dedicato alle fake news. Ironico e surreale perchè ci accingiamo ad entrare in una fase dove il pericolo reale non saranno le fake, intese come falsità, ma le “omissioni”. In sostanza il rischio che le notizie sgradite vengano silenziate, depotenziate grazie al monopolio delle informazioni che si sta perfezionando in queste ore,  è immensamente più serio delle fake, sulle quali è possibile intervenire in maniera efficace. Comunque tornando al Festival, riportiamo per dovere di cronaca quanto scrive in una nota il curatore Gabriele Franco: «Parlare di fake news oggi significa parlare di libertà, diritti, democrazia, educazione. Le scelte che prendiamo ogni giorno, a casa o a lavoro, le nostre opinioni, la visione che abbiamo del mondo dipendono tutte dalla capacità di intercettare, comprendere e interpretare il fiume in piena di dati e informazioni che quotidianamente ci colpisce. Ciò vale quando si parla di salute, politica e alimentazione, così come di femminicidi, intelligenza artificiale e conflitti globali. Dietro alle parole “fake news”, spesso fraintese o abusate, se ne celano però altre due, troppo spesso dimenticate: “pensiero critico”. Impegnarsi per imparare a orientarsi razionalmente e criticamente nel complesso mondo contemporaneo è la sfida che attende, nel proprio piccolo, ciascuno di noi. L’obiettivo di questo festival è allora offrire l’opportunità di fare un passo in avanti, tutti assieme». Queste in sintesi le ragioni che hanno condotto a realizzare questa seconda edizione del Fake News Festival, il primo e unico festival in Italia interamente dedicato alle fake news, in programma a Udine dal 14 al 19 novembre. Dopo il successo della prima edizione, organizzata dall’associazione Elsa Udine nel 2018, e superata la sospensione forzata causa Covid, il Fake News Festival è ripartito con il tutto esaurito delle anteprime di Campoformido e Gorizia, in attesa dell’ultimo assaggio a Pordenone il 6 novembre con Gabriele Cruciata e Antonio Bacci. Ora il festival si prepara a entrare nel vivo e a invadere la città di Udine con un cartellone di eventi, definito dagli organizzatori, ricchissimo ed estremamente variegato. Organizzato da un gruppo di giovani professionisti friulani dell’associazione Prisma APS, la manifestazione è realizzata grazie al sostegno di Regione Fvg, Fondazione Friuli, Fondazione Paolo Petrucco e Camera di Commercio Pordenone-Udine, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Udine e con il patrocinio dell’Università degli studi di Udine e dell’Ordine dei Giornalisti Fvg.

Sedici in tutto gli appuntamenti con il pubblico, tra cui due incontri per le scuole, un evento rivolto a universitari e imprese e cinque accreditati per la formazione continua dei professionisti, oltre a un momento sul ruolo dell’educazione permanente nella lotta alla fake news. Otto diverse location, con tre serate a teatro e una al cinema. Più di cinquanta gli ospiti coinvolti, tra giornalisti, attiviste, divulgatori scientifici, avvocati, medici, docenti e formatori, ma anche scrittori, influencer e celebri gruppi comici.

Tante saranno le bufale da smascherare, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo del pensiero critico e diffondere competenze e strumenti per informarsi al meglio in ogni ambito. Si parlerà ad esempio di giornalismo, cronache dal mondo, scienza e infodemia, alimentazione, social network. Due temi in particolare saranno al centro di incontri di grande interesse e coinvolgimento, nei quali al pubblico sarà offerta un’importante occasione di riflessione a più voci: femminismo e intelligenza artificiale. Non mancheranno i momenti di intrattenimento, conditi con la satira o con la degustazione di prodotti del territorio o con la proiezione di docufilm, senza dimenticare le due serate con comici irresistibili, che aiuteranno a non perdere la bussola e a sorridere di un mondo che richiede strumenti sempre più aggiornati per essere letto e compreso.