Il grande Bill Evans apre Il volo del jazz a Sacile
Sabato 2 novembre prende ufficialmente il via la quindicesima edizione de Il Volo del Jazz, la rassegna creata da Circolo Controtempo, con la direzione artistica di Loris Nadal, e che con l’altro storico festival organizzato dall’associazione, “Jazz & Wine of Peace” (appena concluso, fra Cormòns e il Collio, con 8 mila presenze in cinque giorni) costituisce uno degli appuntamenti più prestigiosi fra i festival organizzati nel nostro Paese. Il Volo del Jazz porta in Friuli gli storici protagonisti del jazz internazionale ma anche ciò che di meglio ribolle nel panorama attuale, così che, accanto ai nomi celebri, trovano spazio contributi innovativi, freschi, originali: musicisti che attingono alla migliore tradizione jazz ma innestandovi nuove sonorità, portando un nuovo respiro.
Attesissimo per l’apertura, alle 21, sul palco del Teatro Zancanaro di Sacile, BILL EVANS, il sassofonista statunitense che ha alternato a una carriera da solista di livello mondiale la collaborazione con grandi nomi come Miles Davis (che lo volle nel proprio gruppo negli anni ’80), John McLaughlin, Herbie Hancock, Dave Grusin, Randy Brecker e stelle del rock come Mick Jagger e Andy Summers, diventando uno dei grandi del genere fusion. Porterà per la prima volta in Italia il suo ultimo progetto “Spy Killers!”, con un gruppo di musicisti che sul palco sono pura energia, contemporaneità, per un jazz che si fonde felicemente con sonorità e generi diversi. Alla base del progetto, l’idea del sassofonista di circondarsi di musicisti con la stessa visione della musica. Il gruppo capitanato da Evans è composto da Simon Oslender alle tastiere, Claus Fischer al basso e Wolfgang Haffner alla batteria e offre un approccio “senza esclusione di colpi” nelle esibizioni dal vivo, una musica che trae nutrimento dalla fusione del jazz con sonorità e generi diversi: il funk ma anche il soul, il R’n’B e il rock, sostenuti da un groove, da un ritmo che ha fatto scuola.
Il festival proseguirà il 9 novembre con Moses Boyd, leader degli Exodus, musicista che sta guidando la rinascita del jazz britannico con le sue sottili ma prodigiose capacità di suonare la batteria; martedì 12 novembre, a Cinemazero di Pordenone e in collaborazione con Gli occhi dell’Africa, con il ghanese Kweku Sackey, anche noto come K.O.G, e la sua Zongo Brigade che mescola afrobeat, soul, funk, rock e reggae. La Fazioli concert hall di Sacile ospiterà venerdì 15 novembre, Adam Baldych e Helge Lien, musicisti che elevano il classico duo violino-pianoforte a un territorio inesplorato. Chris Potter, in arrivo sabato 23 novembre nel Teatro Zancanaro di Sacile, è un altro dei grandi nomi a Il volo del jazz 2019: polistrumentista e compositore citato da critici e musicisti come il migliore sassofonista del suo tempo. Imperdibile sabato 30 novembre, gran finale con colui che come il padre è diventato un’icona della musica nigeriana, Seun Kuti, figlio del grande Fela, padre dell’afrobeat, uno degli artisti più influenti del XX secolo, leggendario musicista e attivista. Con Seun, la storica formazione degli Egypt 80 – “la più infernale macchina ritmica dell’Africa tropicale” .
Il Volo del Jazz è promosso da Controtempo con Città di Sacile – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Fondazione Friuli, special partner Fazioli e Cinemazero con la rassegna Gli occhi dell’Africa, in collaborazione con la Diocesi di Concordia Pordenone.