A Casarsa il lavoro nella vigna diventa sempre più inclusivo e all’insegna dell’agricoltura sociale
Le lavorazioni nella vigna diventano sempre più inclusive: si rafforza a Casarsa della Delizia la collaborazione tra la cooperativa sociale Piccolo Principe e i Viticoltori Friulani La Delizia all’insegna dell’agricoltura sociale, dopo l’avvio positivo dello scorso anno. Sale, infatti, a nove il numero di lavoratori “speciali” assunti dal Piccolo Principe per lavorare nelle vigne dei soci della cantina. Un progetto a contatto con la natura e con altre persone che, a detta degli stessi lavoratori coinvolti, ha avuto per loro un prezioso ruolo nel trovare l’entusiasmo per far “ripartire” la propria vita.
Le due cooperative di Casarsa della Delizia avevano, infatti, dato il via già lo scorso anno ad un progetto finalizzato all’integrazione lavorativa di persone che presentano forme di fragilità.
La novità di quest’anno è che, oltre alla squadra impiegata nella stralciatura delle vigne, si è aggiunto anche un gruppo di potatori ed è quindi cresciuto il numero di persone coinvolto in questo progetto di inclusione sociale. In totale, Il Piccolo Principe ha assunto nove persone, sette delle quali con fragilità mentali, disabilità, difficoltà di inserimento sociale e in stato di disoccupazione da diversi anni, segnalate dai Servizi Sociali del territorio, dal Centro di Salute Mentale e dal Sil (Servizio Integrazione Lavorativa). Partner di questo progetto anche quattro aziende agricole di Casarsa e San Giovanni, che fanno parte della rete informale RASA (Rete Agricoltori Solidali Attivi).
“Il progetto – ha spiegato Tobia Anese, Responsabile degli inserimenti lavorativi de Il Piccolo Principe -, è cresciuto grazie alla rete del territorio, alla Cantina La Delizia e agli agrlicoltori del Comune di Casarsa, che ringraziamo per l’ottima collaborazione. L’obiettivo di questo nuovo progetto è l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate. Inoltre – ha aggiunto – sono state inserite un paio di persone per percorsi di osservazione e valutazione finalizzate all’assunzione”.
La cooperativa Il Piccolo Principe dal 2009, anche attraverso il progetto della propria fattoria sociale La Volpe sotto i Gelsi, conduce diverse iniziative di agricoltura sociale in rete con aziende agricole locali offrendo risposte di tipo riabilitativo, sociale e lavorativo a persone con problemi di salute mentale e con disabilità.
“In questi anni siamo riusciti anche a creare – ha spiegato Anese – percorsi di formazione e accrescimento delle competenze delle persone svantaggiate per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa. In particolare, dopo il corso promosso tra il 2017 e 2018 con la collaborazione del Cefap di Codroipo, abbiamo formato circa una quindicina di persone sulla potatura delle viti. Noi crediamo che, mediante il lavoro della terra si crei solidarietà e inclusione sociale e ne sono testimonianza le persone che abbiamo coinvolto”. “Grazie a questo lavoro – hanno infatti spiegato gli stessi lavoratori coinvolti nel progetto – ci siamo sentiti di nuovo utili. Questo lavoro nelle vigne ci ha dato l’entusiasmo di ripartire, ma anche delle regole, degli orari. Ci piace il contatto con la natura e il rapporto che abbiamo instaurato tra di noi: ci aiutiamo a vicenda, per questo ringraziamo Il Piccolo Principe per averci dato questa possibilità”.
In questi anni le attività di agricoltura sociale avviate da Il Piccolo Principe hanno visto la collaborazione di vari soggetti: i viticoltori di San Giovanni, alcune aziende agricole di Casarsa, l’azienda Agricola Ferrato di Sbroiavacca, la cooperativa sociale “il Seme” di Fiume Veneto, la cooperativa sociale “Il Ponte” e la Cantina La Delizia di Casarsa.
“Siamo molto orgogliosi – conclude quindi Giuliana Colussi portavoce regionale del Forum dell’agricoltura sociale – di essere riusciti a creare questa rete sul territorio: questo progetto rappresenta una reale risposta di inclusione sociale e lavorativa, che può fare da volano per altre realtà in tutta Italia”. Infatti, lo scorso anno la fattoria didattica e sociale La Volpe sotto I Gelsi era stata scelta dalla Rete Rurale Nazionale – ReteLeader come meta di una visita studio per conoscere più da vicino l’esperienza friulana dell’agricoltura sociale messa in atto a La Volpe sotto i Gelsi ed erano arrivati a studiarla ricercatori da tutta Italia.