Il papà di Montalbano ci ha lasciati: E’ morto lo scrittore Andrea Camilleri, aveva 93 anni
Lui avrebbe detto “come vuole la prassi”, parafrasando il titolo di uno degli episodi di Montalbano uscito dalla sua felicissima penna, così alla fine è morto, a 94 anni, lo scrittore Andrea Camilleri. La comunicazione è arrivata dalla Asl Roma 1 “con profondo cordoglio”, precisando che il papà del Commissario Montalbano si è spento alle 08.20 di questa mattina presso l’Ospedale Santo Spirito. “Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio”, si legge nella nota.
Camilleri, era nato nel 1925 a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, sempre impegnato nella cultura raggiunse però il successo soltanto in età già avanzata, a quasi 70 anni, dopo una lunga carriera di regista, sceneggiatore e funzionario in RAI. Incredibilmente per molto tempo infatti faticò a trovare un editore e un pubblico per le sue storie che hanno appassionato mezzo mondo. Per pubblicare il suo primo romanzo, il giallo Il corso delle cose, si rivolse a una casa editrice a pagamento. Era il 1978 e mancavano ancora 20 anni alle decine di migliaia di copie vendute di La concessione del telefono, peraltro il primo libro a essere venduto dalla libreria online IBS, e alla “consacrazione” – come si dice in questi casi – di Camilleri. Di seguito pubblicò con alcune delle maggiori case editrici italiane, Mondadori e Rizzoli, anche se la maggior parte dei suoi libri sono usciti per la casa editrice siciliana Sellerio, che in un certo senso “scoprì” Camilleri. Nei suoi primi settant’anni Camilleri è stato regista teatrale e sceneggiatore. Nel 1949 entra nell’Accademia di Arte drammatica Silvio d’Amico di Roma e realizza diverse opere, ispirandosi a Pirandello. Sono gli anni in cui conosce la moglie Rosetta, dalla quale avrà tre figlie. “Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza” ha dichiarato più volte Camilleri. Nel 1957 il debutto in Rai, mentre negli anni Settanta ottiene il ruolo di insegnante di regia all’Accademia di Arte drammatica. La passione per la scrittura, però, lo porta a pubblicare, nel 1987, ‘Il corso delle cose’, con cui ottiene un discreto riscontro di pubblico. Poi arriverà il vero e grande successo con il commissario Montalbano. Nelle ultime interviste Camilleri ha dichiarato: “Ho avuto una vita fortunata. Non ho rimpianti e non ho paura di niente, neanche della morte”. A Roma stava preparando uno spettacolo che si sarebbe dovuto tenere il 15 luglio alle Terme di Caracalla, dove avrebbe raccontato la sua Autodifesa di Caino. “Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio ‘cunto’, passare tra il pubblico con la coppola in mano”. Ed è così che a quanti lo hanno amato piacerà ricordarlo.