Il Some funk punk per la Biblioteca di Sara, serata speciale al Volo del jazz
Appuntamento speciale e cambio di sede per Il Volo del jazz, la rassegna che Circolo Controtempo organizza a Sacile e che fino al 3 dicembre porterà nel teatro Zancanaro i nomi di punta della scena jazzistica mondiale pur con un occhi di riguardo e spazio ai migliori talenti emergenti, con l’intento di promuovere la conoscenza e la diffusione di questo genere musicale e di valorizzare il territorio, sperimentando format e coinvolgendo diverse realtà locali.
Giovedì 10 novembre, alle 20.30, sarà Palazzo Ragazzoni a ospitare il progetto Some Funk Punk di Luca Dal Sacco alla chitarra elettrica, insieme a Matteo Mosolo al basso elettrico e a Carlo Amendola alla batteria. L’ingresso sarà gratuito, con offerta libera, perché il ricavato della serata sarà destinato a La Biblioteca di Sara, il progetto nato in memoria dell’operatrice culturale pordenonese Sara Moranduzzo, mancata prematuramente nel 2012, dedicato ai libri e alle letture ad alta voce in ospedale e nelle strutture di comunità.
Il trio Dal Sacco-Mosolo-Amendola, formatosi nel 2021, si concentra su un sound molto accattivante e ritmato che, come suggerisce il nome, Some Funk Punk, spesso spazia dal jazz-funk metropolitano e contemporaneo alla world music, con anche un’attitudine punk. La forte intesa e l’interplay che hanno sempre contraddistinto i progetti di Luca Dal Sacco e Matteo Mosolo viene enfatizzata dal groove e dallo stile personale della batteria dell’amico di lunga data Carlo Amendola.
Il repertorio del trio è formato prevalentemente da brani originali nella primavera di quest’anno 2022 è uscito il loroprimo lavoro discografico prodotto dalla Caligola Records (https://www.caligola.it/) contenente 10 brani, tutti originali.
E a proposito di legami con il territorio, prosegue nel corso della rassegna Il volo del jazz anche il progetto “Shapes of Jazz | Forme di Jazz”: il pittore e illustratore pordenonese Andrea Venerus, insieme alla sua classe-laboratorio di disegno e pittura del PAFF! di Pordenone ritrae le protagoniste e i protagonisti del festival durante le loro esibizioni. Queste sessioni di disegno libero dal vivo sono state precedute da incontri preparatori in aula per imparare come “guardare” la musica, fermandone su carta movimenti e colori grazie ai pastelli ad olio in quella che potremmo definire una sinestesia “concreta”.