Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Stop Border Violence”

Giovedì prossimo (20 luglio) alle ore 11.00, presso il Centro di Accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano sarà presentata l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Stop Border Violence”. Come è noto la “ICE” è l’unico strumento di democrazia partecipativa a disposizione dei cittadini europei per interagire dal basso con le istituzioni UE. In breve, si tratta di una raccolta firme di un milione di cittadine e cittadini europei, da raggiungere almeno in sette paesi membri, nel tempo massimo di un anno, per incidere sulle politiche dell’Unione e obbligare la Commissione Europea a esprimersi su uno specifico tema. Stop Border Violence si propone di chiedere alla Commissione Europea di garantire e applicare quanto previsto nell’art. 4 della Carta dei Diritti Fondamentali della UE, che recita: “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti” lungo le frontiere europee. L’iniziativa, che coinvolgerà tutti i paesi dell’UE, assume un valore particolarmente forte in Friuli Venezia Giulia, regione di confine e punto di arrivo della cosiddetta “rotta balcanica” segnata da violenze efferate, torture e respingimenti illegali da parte di quasi tutti i paesi dell’area. Come noto, anche l’Italia ha purtroppo partecipato a queste gravi forme di illegalità con le cosiddette “riammissioni informali” a catena, attuate dal Governo italiano nel 2020, prassi condannata per ben due volte dal Tribunale di Roma per plurime violazioni delle leggi interne, dell’Unione Europea e del diritto internazionale, nonostante tuttora alcuni esponenti politici continuino a chiederne la riproposizione.

 Al via la raccolta firme per un’Iniziativa dei Cittadini Europei contro la violenza alle frontiere

L’Iniziativa dei Cittadini Europei, denominata “Art.4 Stop tortura e trattamenti disumani alle frontiere d’Europa”, è giunta alla fase di lancio. Dal 10 luglio i promotori e tutta la società civile europea che in questi mesi si è raccolta intorno all’associazione Stop Border Violence, inizieranno la raccolta delle firme per sostenere l’iniziativa davanti alla Commissione Europea. Ci sarà un anno di tempo per raccogliere un milione di firme in tutti gli Stati membri UE, con l’obbligo di raggiungere una quota minima in almeno sette paesi. L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è uno strumento di democrazia partecipativa che permette di indi rizzare il parlamento europeo verso un atto legislativo. Tuttavia solo il 2,4% della popolazione europea cono-
sce questo strumento. A questo si sommano le difficoltà logistiche che una semplice associazione di cittadini, priva di finanziamenti pubblici e di appoggi istituzionali, deve affrontare per organizzare una raccolta firme a livello continentale. Ciononostante, in questi mesi preparatori abbiamo registrato l’interesse e la partecipazione di numerosi individui, associazioni, e realtà territoriali di vario genere che in tutta Europa lavorano da anni per migliorare le condizioni di chi scappa dal proprio paese in cerca di dignità, trovandosi comunque privato dei diritti umani fondamentali. Contro la grancassa mediatica e trasversale dei populismi che alimentano narrazioni razziste e xenofobe c’è una popolazione silente che lavora quotidianamente affinché vengano rispettati i più elementari principi umanitari che sono alla base delle principali carte costituzionali dei paesi democratici. Ed è proprio la voce di questa popolazione silente che intendiamo far arrivare al parlamento europeo con la nostra iniziativa. Con questa ICE si chiede al parlamento europeo di adottare strumenti normativi adeguati affinché sia applicato in via effettiva quanto sancito nell’art. 4 della Carta dei Diritti fondamentali della UE, che recita testualmente “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a trattamenti disumani e degradanti”. Chiediamo dunque che sia bandito l’uso di ogni forma di violenza nella gestione dei flussi migratori e nel controllo delle frontiere UE, nonché all’interno dei paesi terzi (ad esempio Libia e Turchia) con i quali le istituzioni europee o gli stati membri hanno stretto accordi, prevedendo sanzioni in caso di inottemperanza agli obblighi stabiliti.
Riteniamo che questa ICE rappresenti una preziosa opportunità per riportare la politica migratoria dell’Unione Europea in un quadro di legalità. Chiediamo ai cittadini, singoli o riuniti sotto qualsivoglia forma associativa di aderire e contribuire al successo di questa iniziativa, firmando, ma anche e soprattutto, diffondendone i contenuti nei loro territori nelle forme che più riterranno congeniali, mettendosi in contatto con i gruppi locali che si sono già costituiti. Le firme saranno raccolte principalmente in modalità digitale, attraverso il link bit.ly/SBV, ma anche in formato cartaceo. Per ulteriori informazioni, adesione e partecipazione, nonché per approfondimenti sul testo proposto alla commissione UE, vi invitiamo a visitare il sito dell’iniziativa www. stopborderviolence.org (in aggiornamento costante) o a seguirci sui canali social. Per entrare in contatto e sup-portare i comitati locali basterà scrivere una mail a stopborderviolence@gmail.com.