La Danieli estromette la giunta regionale dalla trattativa sull’acciaieria. Convoca direttamente i sindaci dell’hinterland di San Giorgio di Nogaro
Strani tempi quelli che viviamo, un tempo i “portatori d’interesse” erano sponsor della politica e questa, o almeno parte di questa, agiva spesso come burattino in mano al Mangiafuoco di turno, ma ora con la politica che cerca di rimanere sempre in piedi e non ha il coraggio neppure di perorare le cause degli amici, Mangiafuoco decide di bypassare i filtri e cercare di rimuovere gli ostacoli agli affari. Così oggi la vicenda dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro vede un nuovo capitolo con una possibile interazione diretta fra Danieli e le amministrazioni locali interessate. Una vicenda nata malissimo perchè gestita in maniera pasticciata dall’assessore Bini che pensava bastasse sventolare agli amministratori locali qualche opera pubblica perchè chiudessero gli occhi, l’assessore prima si è fatto sponsor e dopo si è nascosto assieme al suo presidente Fedriga. In realtà sarebbe bastato affrontare a viso aperto la questione che ha certamente lati negativi, potenzialmente devastanti a livello ambientale e sociale per la laguna di Marano, ma anche potenzialità economiche, occupazionali e magari occasione per dimostrare che si può produrre mininimizando i danni ambientali, perchè le questioni vanno viste in tutti gli aspetti, non con furore ideologico. Ma per fare questo occorre una classe politica dirigente all’altezza e così non ci pare. Oggi, in sostanza, con “la convocazione da parte del Gruppo Danieli di tre Comuni, Grado, Lignano e Marano, escludendo San Giorgio di Nogaro, il progetto per la realizzazione di un mega impianto siderurgico nell’Aussa Corno fa sorgere nuovi dubbi”. Almeno così la pensano i consiglieri regionali del Partito democratico Francesco Martines e Massimiliano Pozzo, dopo aver appreso appunto che il gruppo siderurgico Danieli avrebbe convocato per giovedì 10 agosto i sindaci dei Comuni di Grado, Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare. “C’è da chiedersi innanzitutto se Fedriga e Bini siano a conoscenza di questo incontro e a ogni modo siamo di fronte a uno sgarbo istituzionale. È del tutto comprensibile che la Regione convochi degli amministratori pubblici, ma è alquanto controverso che lo faccia un privato, i cui interessi non possono che essere di parte come nel caso di Danieli che vuole realizzare un mega impianto con un impatto ambientale disastroso”. Secondo Martines e Pozzo, “assume contorni decisamente dubbi il perché ci sia questa convocazione, peraltro di tutti tranne che del Comune sul cui territorio è prevista l’acciaieria, ossia San Giorgio di Nogaro. Ma le domande che ci poniamo sono anche altre: Danieli vuole avanzare offerte? Vuole creare delle contropartite? E la Regione è stata estromessa e quindi Danieli si muove in completa autonomia?”.