La fortuna di essere poveri secondo Lollobrigida: “mangiano meno, ma in maniera sana”
Nuova grana per Giorgia Meloni, il suo ministro Lollobrigida ha deliziato il pubblico del Meeting di Rimini con una sparata delle sue e per di più dall’alto del suo ruolo di ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare: “In Italia abbiamo un’educazione alimentare interclassista: spesso i poveri mangiano meglio, perché comprano dal produttore e a basso costo prodotti di qualità”. Insomma che fortuna essere poveri e che tragedia essere ricchi: Come era prevedibile le parole del cognato della Meloni non sono passate inosservate e sono subito state stigmatizzate dall’opposizione: “Io mi occupo soprattutto di quegli italiani che fanno fatica a fare la spesa, sono tanti, nonostante abbia visto che purtroppo c’è qualche ministro che pensa che i poveri mangino meglio dei ricchi. Non c’è neanche bisogno delle parodie quando c’è un governo che vive su un altro pianeta”, osserva la segretaria del Pd, Elly Schlein, dalla festa dell’Unità di Bologna. Di tenore simile la reazione dei Cinque stelle che, attraverso il capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera Alessandro Caramiello, giudica le parole di Lollobrigida “oggettivamente intollerabili” definendo il ministro “inadeguato”. Sceglie invece l’ironia l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Per il ministro Lollobrigida spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi. Ecco perché hanno tolto il reddito di cittadinanza. Bisogna fare qualcosa per i ricchi che, poveretti, mangiano male”. Per difendere il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare è dovuto scendere in campo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti che cerca di buttare acqua sul fuoco e chiarire la portata delle parole di Lollobrigida prima attaccando e poi rilanciando la “palla in tribuna”. Ma la spiegazione di Foti alla fine conferma il pensiero di Lollobrigida che diventa di conseguenza non più una gaffe ma un pensiero ideologico: “Orlando, chiosa Foti, fa finta di non capire, ma penso che tra i tanti presenti al convegno dotati evidentemente di maggiore capacità di comprensione, sia stato chiarissimo il concetto del valore della nostra cultura alimentare interclassista. In Italia, spesso spendere meno significa ricercare prodotti, accorciando le filiere e rivolgendosi ai produttori che ne realizzano mediamente di ottima qualità, come ha sottolineato il ministro Lollobrigida. Significa ricercare meno prodotti sofisticati e costosi, gravati da spese di trasformazione e promozione, che ne aumentano il prezzo, ma non i benefici per la salute. In questo senso siamo più fortunati di altre culture alimentari, nelle quali i ricchi possono permettersi ‘benessere’ mangiando bene e i più poveri costretti a mangiare prodotti di bassissima qualità”. Insomma viene superata perfino la storica copertina di Cuore “Siete poveri? cazzi vostri” che potrebbe diventare “Siete poveri? Che fortuna”