La prossima volta
Dobbiamo ritornare ancora sul filosofo di Palazzo D’Aronco, scusate. Con grande forza comunicativa e soprattutto con grande onestà intellettuale, degna solo di un grande pensatore, il cosiddetto primo cittadino della capitale del Friuli si confessa e, per chi già non lo sapeva, dice che non è Sindaco di tutti, ma solo di una parte. Vabbè, diamogli almeno il merito di essere trasparente, così come vuole il suo amico del Palazzo affrescato dal Tiepolo. Infatti, sono entrambi uomini pii. Resta l’amara constatazione che dopo due Sindaci di tutti, forse un po’ troppo segnati dall’ algoritmo del pensiero e da quello dell’azione, per 250 voti si è persa l’occasione di averne un terzo che poteva almeno parlare e agire in modo normale, bastava allargare un po’ le alleanze, chissà. Per la prossima volta speriamo che trovino la quadratura del cerchio, magari andando oltre il recinto di casa propria. Meglio un Sindaco di tutti che altri cinque anni di questo genere… Zihal