La protesta dei Comitati Salvalago per l’esclusione dai lavori della commissione regionale
In una nota a firma Franceschino Barazzutti – Comitato per la Tutela del Bacino Montano del Tagliamento e Claudio Polano – Comitato per la Tutela e Valorizzazione del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni si esprime la contrarietà delle associazioni alla loro esclusione dal dibattito in IV Commissione del Consiglio regionale convocata per il prossimo 19 dicembre 2023. Infatti a Trieste per l’audizione di tutti i portatori di interesse sul tema Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, non sono invitati i Comitati e le Associazioni ambientaliste. “Sono malevolmente stati esclusi proprio quei Comitati Salvalago che da decenni si battono per la rinaturazione del lago tramite un bypass che porti le acque fredde e spesso limose turbinate dalla centrale di Somplago all’uscita del bacino, riportando l’ecosistema lacuale alle condizioni del lago temperato prima della centrale. La Regione dopo un ulteriore studio sulla fattibilità del bypass e la conclusione del Laboratorio Lago, da essa voluto con Legge regionale, decida se quest’opera dovrà essere realizzata oppure no, assumendosene la responsabilità di fronte opinione pubblica non solo della Val del Lago. Il Piano Regionale Tutela Acque, che è legge regionale, è chiaro sull’argomento e merita una risposta! C’è la volontà politica da parte del Governo regionale di arrivare a una soluzione del problema? A tutt’oggi non ci sembra, ma ora è giunto il momento di decidere, della verità. Il bypass sarà un tubo sul fondale da Somplago all’uscita del lago, una galleria nella riva est o nella riva ovest o altro, è solo un problema tecnico, visti i numerosi studi compiuti in questi anni sul bacino lacustre. Ma al tema del bypass ora si aggiunge la richiesta del Consorzio Bonifica Pianura Friulana di un canale derivatorio delle acque in uscita dal lago, ora confluenti nel torrente Leale. Un’opera che costerà ben 105 milioni di Euro, interamente finanziata da fondi pubblici. Questa derivazione, dai 5 ai 15 m/sec. dovrà portare le acque derivate in località Campolessi di Gemona per rimpinguare le portate del canale consortile. Noi non siamo contrari a che una parte delle acque in uscita dal lago venga utilizzata per scopi irrigui, ma ci poniamo il problema di quale sarà l’impatto di questa derivazione in particolare nei mesi estivi sul livello del lago, sulla falda freatica del Tagliamento, che per il 70% alimenta i pozzi del Consorzio Acquedotto Friuli Centrale di Molin del Bosso ( Artegna ) che serve una ottantina di Comuni della Bassa, tra cui Lignano e le centinaia di migliaia di turisti estivi. E quale sarà l’impatto sul torrente Leale, che ospita una fauna ittica compresa tutelata dalla Direttiva Europea Habitat?
Una domanda non secondaria riguarda le portate in uscita dal lago, soprattutto in estate. E’ quindi necessario, a nostro avviso prioritario, verificare con il gestore della centrale se ci sono queste portate o meno. L’estate 2022 ha detto il contrario con una lunga siccità e portate minime in uscita. Se cio’ venisse acclarato, che senso avrebbe realizzare quest’opera, che nel momento del massimo bisogno estivo sarebbe inutilizzabile? Sono domande ” pesanti ” che meritano un approfondimento puntuale degli organi regionali competenti in sede di istruttoria, in una ottica di uso plurimo della risorsa acqua, sempre piu’ preziosa alla luce del cambiamento climatico in atto. I Comitati avanzano due precise richieste: che questa audizione della IV Commissione si svolga nella trasparenza e con la loro presenza nell’ampia sala consiliare di Trasaghis, in un giorno e orario che possa permettere anche la presenza dei cittadini e di chi è interessato al problema, che nel bilancio regionale del 2024 ci sia un finanziamento per la progettazione del bypass. Queste dovrebbero essere ferme richieste anche dei sindaci dei tre Comuni della Valle e dei consiglieri regionali del collegio di Tolmezzo se sono rispettosi del proprio ruolo e dei loro concittadini. Gli interventi riguardanti la Val del Lago vanno esaminati innanzitutto in questa Valle e con i suoi abitanti, non nel chiuso a Trieste con i soli soliti potentati!”