La Regione “scopre” l’acqua: è risorsa insostituibile. Convegno sull’uso efficiente in agricoltura
“La nostra regione esce da cinque anni e mezzo di calamità atmosferiche continue ed è difficile sostenere condizioni così estreme se l’intero sistema non unisce le forze. Ringrazio le Fiere di Udine-Gorizia e Pordenone, Ersa, i consorzi di bonifica e le associazioni di categoria per il loro spirito di forte collaborazione, ben rappresentato da questa giornata dedicata all’uso efficiente dell’acqua in agricoltura”.
Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier è intervenuto in apertura del convegno “L’uso efficiente dell’acqua in agricoltura” al centro congressi di Udine e Gorizia Fiere a Torreano di Martignacco. L’iniziativa è organizzata da Regione ed Ersa, in collaborazione con Anbi Fvg, il Consorzio per il Canale emiliano romagnolo (Cer), Udine e Gorizia Fiere e Pordenone Fiere ed è finalizzata a trasmettere agli operatori del settore nuove conoscenze sulle tecnologie oggi disponibili per ottimizzare l’utilizzo e il consumo della risorsa idrica.
“Quando parliamo di acqua – ha specificato Zannier – è facile assumere posizioni senza una conoscenza precisa della realtà dei fatti. Non si può pensare che la piovosità di quest’anno, verificatasi peraltro prevalentemente in pianura, abbia portato a ‘risolvere’ la siccità del 2022 e ad aumentare il livello delle falde. Questa e altre iniziative promosse dalla Regione rispondono alla necessità di cambiare la percezione pubblica sul tema, nonché di offrire l’opportunità di verificare dal punto di vista pratico le attività tecniche e tecnologiche con cui oggi è possibile modulare l’utilizzo dell’acqua in base alle condizioni atmosferiche e alle diverse tipologie di territorio”.
A fianco del convegno, suddiviso in una sessione mattutina dedicata a scenari, proposte e soluzioni per la gestione irrigua e una pomeridiana con l’illustrazione di tecnologie 4.0, è stata allestita un’area denominata “Acquacampus” in cui aziende leader nel settore dell’irrigazione espongono le tecniche più all’avanguardia utilizzate, anche attraverso dimostrazioni pratiche.
A commentare l’evento convegnistico anche la consigliera regionale d’opposizione di Alleanza Verdi e Sinistra, nonché vicepresidente della IV Commissione, Serena Pellegrino:
“Bisogna uscire dalla logica dell’emergenza e lavorare assiduamente alla programmazione per non farsi trovare, come troppo spesso è accaduto in questi anni, impreparati, soprattutto quando parliamo di acqua. In una regione come la nostra, che non ha mai vissuto l’emergenza in questo settore, stiamo vivendo situazioni di forte criticità: ovvero l’alternarsi di periodi di siccità a precipitazioni così violente e continue da mettere in ginocchio interi sistemi socio-economici”.
“La tecnologia deve essere a servizio della popolazione e dell’ambiente, anche se stiamo scontando un gap di pianificazione. Oggi – prosegue Pellegrino – è necessario attuare scelte radicali, pena la crisi dell’intero sistema, cercando di massimizzare l’efficienza dell’acqua”.
“Stiamo vivendo un’emergenza climatica, un’accelerazione dell’aumento della temperatura, dell’aumento dei gas climalteranti dovuti agli effetti antropici. Quando lo denunciavamo – ricorda la consigliera – venivamo tacciati di essere catastrofisti o peggio Cassandre, ovvero quelli che volevano far tornare l’umanità alla candela. Oggi finalmente anche il comparto che più necessita di questo bene ha assunto grande consapevolezza. È sempre più importante comprendere che da oltre un secolo siamo attori principali e attivi del cambiamento, in negativo e in positivo. Bisogna tornare a parlare di equità e di giustizia ambientale che si intreccia indissolubilmente con quella sociale”.
“I danni, la siccità, la violenza e le vittime – incalza l’esponente di Avs – dovrebbero far comprendere che la tematica della carenza di acqua non può essere più derubricata a questione quantitativa ma anche qualitativa, come è stato ben evidenziato anche durante il convegno di oggi. Non possiamo più posticipare la riduzione delle emissioni di gas serra e la frammentazione delle attività fra le diverse regioni. Bisogna lavorare tutti insieme sui dati per dare delle risposte corrette. Bisogna lavorare su modelli previsionali per fornire gli strumenti in grado di leggere ed elaborare i dati ambientali e antropologici, fornendo stime di prospettiva”.
“La Regione Fvg – conclude Pellegrino – ha stanziato per il risparmio idrico un milione per l’anno corrente e tre per gli anni 2024 e 2025. Troppo pochi se vogliamo realizzare opere strategiche che non rispondano solamente al presente, o peggio per l’emergenza, ma destinate ad azioni strutturali per un fattivo e reale efficientemento dell’acqua, non solo in agricoltura”.