La risposta dei Servizi Sociali a disagio estremo e povertà Il punto durante l’Assemblea dei sindaci del Noncello
Disagio estremo e povertà sono stati al centro dell’ultima l’Assemblea dei Sindaci del Noncello presieduta dalla presidente Guglielmina Cucci, affiancata per la parte tecnica dalla dirigente Rossella Di Marzo. La dott.ssa Lucilla Moro, in qualità di posizione organizzativa, ha illustrato ai Comuni riuniti nella gestione associata dei Servizi Sociali (Comune di Pordenone, anche ente gestore, e i Comuni di Roveredo, San Quirino, Porcia, Cordenons e Zoppola) lo stato dell’arte dell’unità operativa complessa “Inclusione e comunità”.
“È stato un momento utile per fare una riflessione sulle risorse disponibili e sulle azioni messe in campo in questo settore che presenta un grande dispiegamento di forze e risorse reperite anche sulle varie linee di finanziamento europee e ministeriali, esplicative di un impegno puntuale e strutturato – afferma Guglielmina Cucci -. L’unità è ben articolata con personale dedicato (implementato per ore e figure professionali) in ciascuna area di intervento, e una attività ordinaria rafforzata da progetti straordinari ad hoc come quello del Pnrr, che con un intero edificio dedicato ad Housing temporaneo e Stazione di posta consentirà di dare una svolta importante in risposta ai bisogni del territorio. L’unità lavora in equipe e in rete costante con tutti gli stakeholder, con tavoli periodici di confronto e progettazione: dalla prefettura alle forze dell’ordine, ad Ater, ai soggetti del Terzo Settore come Caritas, Croce Rossa, Cooperativa Nuovi Vicini, Ragazzi della Panchina alla Fondazione Buon Samaritano. Senza dimenticare le collaborazioni con le agenzie formative, gli enti di Area vasta, l’Asfo, il Centro per l’impiego e il Centro di orientamento regionale per quanto riguarda la formazione finalizzata all’inserimento lavorativo”.
Fondamentale per questa area che si occupa di il sostegno all’inclusione sociale e la lotta alla povertà è il lavoro in equipe, spesso multidisciplinari, come lo staff che si occupa dell’emergenza di strada, che l’anno passato ha preso in carico 132 persone e quest’anno ha già raggiunto quota 80. L’Abitare Sociale – che vede l’operatività dell’Equipe Abitare – può contare su 26 alloggi a cui si aggiunge l’albergaggio per rispondere alle emergenze. Su questo fronte sono attivi diversi strumenti/progettualità come il Fondo di Garanzia (in collaborazione con Fondazione WellFare e Nuovi Vicini) che fino a ora ha dato risposte abitative a una decina di nuclei famigliari, e la formula Housing First, che può contare sui 9 alloggi Ater.
Nel 2022 l’Equipe Abitare ha trattato 121 nuclei familiari per un totale di 226 persone, mentre allo stato attuale sta gestendo una novantina di situazioni.
In costante crescita è l’assistenza economica finalizzata al mantenimento dell’abitazione, con un budget che nel 2022 ha raggiunto per l’Ambito del Noncello 1.038.751,00 euro (di cui 693.500,00 su Pordenone), con un aumento di 640 mila euro rispetto al 2019. “A ciascun aiuto economico – sottolinea Cucci – si accompagna un progetto personalizzato e familiare con gli impegni assunti dai beneficiari. Centrale rimane il tema della casa, che coinvolge una grande fetta di popolazione, e necessita di una integrazione tra politiche e settori per costruire una risposta articolata”.