La sesta commissione del Consiglio regionale da il via a maggioranza al programma “immigrazione” 2022
La nuova norma regionale sull’immigrazione arriverà in autunno ma, in attesa di quella scadenza, i riflettori rimangono puntati sul Programma Immigrazione 2022 nei confronti del quale la VI Commissione permanente, riunita a Trieste nell’emiciclo di piazza Oberdan, ha espresso parere favorevole a maggioranza. In precedenza, prima di affrontare i contenuti specifici della deliberazione 1.086 della Giunta regionale, la Commissione aveva già concesso il via libera anche alla 1.014, incentrata invece sul Programma triennale per l’edilizia scolastica 2022-24. Presentato dall’assessore regionale ad Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Politiche dell’immigrazione, questo secondo pronunciamento è arrivato con i voti negativi manifestati da Gruppo Misto, Pd e Patto per l’Autonomia, mentre gli esponenti del M5S si sono astenuti. Approvato in via preliminare dalla Giunta il 22 luglio scorso e trasmesso anche al Consiglio delle autonomie locali (Cal) ai fini dell’ottenimento del parere di competenza, il provvedimento comprende risorse per 4 milioni e 337mila euro. Cifra che tiene conto dello stanziamento iniziale di 7 milioni e 200mila euro tramite legge di stabilità, ma anche dei 2 milioni e 762mila dovuti agli Enti locali per il rimborso delle spese per i Minori stranieri non accompagnati (Msna) sostenute nel corso del III trimestre 2021, ma rinviate al 2022 causa esaurimento dello stanziamento stesso. Mentre è in corso di diramazione il regolamento per le strutture riservate ai minori, l’assessore ha dettagliato in merito a quello che sarà dunque l’ultimo Programma Immigrazione con l’attuale formato e la stessa norma di riferimento, ricordando che nel documento i fondi vengono suddivisi tra varie azioni. A partire dai rimborsi agli Enti locali per i Msna, definiti la posta più importante che riguarda ora anche i primi tre trimestri del 2022, per un totale di 3 milioni e 567mila euro (compresivi di rimborso agli Enti locali per i neo maggiorenni). Il programma Fvg in rete contro la tratta per far emergere i fenomeni di sfruttamento legati ai flussi migratori sarà finanziato con 150mila euro, mentre il fondo di rotazione e garanzia si articolerà su micro prestiti erogati tramite il Terzo settore a vantaggio dei soggetti che hanno trovato lavoro, ma manifestano il bisogno di affrontare le prime spese come contratti di affitto e mobilio. Per il Bando di integrazione scolastica sono altresì previsti 500mila euro con ulteriori 120mila destinati al contrasto al fenomeno della radicalizzazione. Nell’ambito dell’assestamento, infine, sono state poste ulteriori risorse attraverso variazioni tabellari e la delibera, già nel dispositivo finale, individua le prime due azioni quale destinazione per la locazione di ulteriori risorse disponibili. Nel corso del dibattito perplessità sono state espresse dagli scranni della Minoranza dove il M5S avrebbe desiderato ulteriori precisazioni numeriche per affrontare alcune criticità. In tal senso, l’assessore si è detto disponibile a descrivere in seguito il quadro complessivo per utilizzarlo in occasione di simulazioni future, partecipando anche a un’eventuale audizione. All’aperta contrarietà del rappresentante del Gruppo Misto ha fatto eco il Partito democratico nell’evidenziare le difficoltà di programmare quando non è possibile godere di una visione complessiva chiara e senza doversi confrontare con un’ottica evidenziata come mono direzionale e rivolta ai minori stranieri non accompagnati. Sul fronte della Maggioranza, pieno apprezzamento è stato espresso invece dalla Lega nei confronti di un piano definito di grande equilibrio e adatto al periodo attuale, dimostrando anche sensibilità nei confronti dell’accoglienza, nonostante confini dipinti come colabrodo e l’impossibilità di comprendere realmente il numero degli arrivi, l’età dei singoli e i loro reali obiettivi. Una nota di commento al provvedimento è stata emessa dal consigliere regionale di Open Sinistra FVG Furio Honsell: “Come Open Sinistra FVG abbiamo espresso voto contrario. Ancora una
volta – dichiara il consigliere Honsell – la Giunta Fedriga si rifiuta di affrontare il tema molto serio e in crescita dei richiedenti asilo lungo la rotta balcanica. La Giunta ritiene che sia un problema di cui si debba fare carico lo Stato.” “Noi non reputiamo accettabile fare finta di non vedere le difficili, dolorose e spesso poco dignitose condizioni di tutte queste persone nelle nostre città. Anche se non vengono dall’Ucraina, vengono comunque da zone di guerra, e prevedere con equità strumenti che
favoriscano la loro integrazione e accoglienza in abitazioni dovrebbe essere norma di civiltà.” “Inoltre – continua Honsell – abbiamo posto il problema della difficoltà di trovare alloggi in affitto per i neomaggiorenni che, entrati in Italia come “minori stranieri non accompagnati”, hanno seguito un percorso formativo e adesso cercano una sistemazione.” “Il Piano Immigrazione invece prevede solo un fondo di rotazione per microprestiti a favore dei maggiorenni, che non risolve ma aggrava il loro problema.
La difficoltà di trovare alloggi in affitto – conclude l’esponente di Open Sinistra FVG – per giovani con occupazioni non stabili è in realtà un problema generale che colpisce tutti i giovani e non solamente gli stranieri. Lo abbiamo fatto presente all’Assessore Pizzimenti.”