Le migrazioni femminili in Italia. Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità. Presentazione al Centro Balducci
Il volume “Le migrazioni femminili in Italia. Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità” verrà presentato lunedì prossimo 19 giugno al Centro Balducci di Zugliano. Dopo i saluti introduttivi del Centro e della dott.ssa Valentina Brussi, referente GrIS Friuli Venezia Giulia, la presentazione verrà svolta dai curatori del volume, Benedetto Coccia, dell’ Istituto di Studi Politici “S.Pio V” e Maria Paola Nanni, del Centro Studi e Ricerche IDOS. Paolo Attanasio, del Centro Studi e Ricerche IDOS – FVG e la dott.ssa Daniela Gerin, del GrIS FVG Gruppo Salute Donna SIMM, cureranno alcuni approfondimenti tematici.
“La presenza femminile caratterizza da sempre l’immigrazione italiana. Le letture del fenomeno e le relative strategie di policy hanno però a lungo trascurato i profili e i percorsi specifici delle donne della migrazione, assimilandone l’esperienza a quella degli uomini e misconoscendone il protagonismo.
Col contributo di molteplici autrici e autori, il volume rilegge l’immigrazione in Italia dal punto di vista delle donne, offrendo una visione articolata e declinata in un’ottica di genere.
I contributi proposti spaziano dalla dimensione storica all’attualità, con specifica attenzione ai flussi e alle presenze di ieri e di oggi, alle migrazioni forzate, all’inserimento occupazionale e ai percorsi di inclusione e partecipazione.
A legarli è un filo rosso che tiene insieme – e sempre in equilibrio – i due poli interpretativi dell’“affermazione” e della “vulnerabilità”: un binomio che riconosce e rimarca il protagonismo e la carica emancipatoria delle migrazioni femminili, ma che segnala – allo stesso tempo – la pervasività delle condizioni di svantaggio insite nell’esistenza della donna migrante, esposta all’azione simultanea – e intersezionale – di molteplici e diversificate forme di esclusione e subordinazione (connesse alle differenze di genere, status giuridico, provenienza geo-culturale, condizione socio-economica).
Spezzando la rigida distinzione binaria tra “affermazione” e “vulnerabilità”, si propone una prospettiva di analisi plurale e multisituata, che cerca di cogliere la polivalenza delle esperienze delle donne migranti, in continua tensione tra polarità opposte e, spesso, compresenti.
Si invita, così, a riconoscere la varietà e complessità dei percorsi migratori femminili e a leggere le migrazioni e le relative politiche anche a partire dagli interstizi, nella prospettiva di colmare sempre meglio i vuoti di comprensione e di tutela.”