Legacoop Fvg si fa più “sociale”, Michela Vogrig eletta nuova presidente
Con un pensiero al Giorno della Memoria, che proprio oggi (venerdì 27 gennaio) commemora la terribile pagina della Shoah e ricordata attraverso le parole di Liliana Segre, ma anche con un doveroso pensiero allo scrittore Pino Roveredo, recentemente scomparso, si è aperto oggi a Tavagnacco (Ud) nell’auditorium del centro congressi Skylevel il 15° congresso della Lega delle Cooperative del Friuli Venezia Giulia. Iniziamo con il dire che il presidente uscente, Livio Nanino, ha deciso di non ricandidarsi a conclusione del suo mandato quadriennale. Al suo posto è state eletta Michela Vogrig, dal 2009 presidente del consorzio Cosm principale realtà consortile della cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia che, ad oggi, associa 19 cooperative e ora prima donna a farsi carico della guida dell’associazione che raccoglie le più grandi cooperative della regione nonché la prima presidente nella storia di Legacoop Fvg a provenire dal mondo delle cooperative sociali.
Vale la pena ricordare che Legacoop Fvg no solo raccoglie le più grandi cooperative della regione, ma che con i suoi quasi 210 mila soci e un valore della produzione di 1,21 miliardi di euro, rappresenta un osservatorio privilegiato sul movimento cooperativo e, di conseguenza, sull’andamento economico del territorio. Le imprese aderenti, infatti, da sole, impiegano oltre 16 mila addetti. Grandi e longeve, visto che delle 170 cooperative e imprese associate, oltre 20 hanno superato i 50 anni di vita e ben 7 hanno tagliato il traguardo dei 100 anni di attività. E’ stata una giornata intera di lavori, a cui hanno preso parte quasi 200 tra delegati e invitati. Molti gli interventi e i saluti portati dal mondo istituzionale, politico, associazionistico, universitario e sindacale della regione. Nel corso dei lavori i delegati, come da statuto, hanno eletto la Direzione dell’associazione a cui è spettato il compito di nominare la nuova guida dell’associazione.
Ad aprire i lavori, il presidente uscente Livio Nanino a cui sono seguiti i saluti delle autorità, ma anche del mondo associazionistico, cooperativo, universitario e sindacale (il sindaco di Tavagnacco Moreno Lirutti, , l’ex rettore dell’ateneo friulano Alberto Felice De Toni, il presidente di Confcoperative Fvg e rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Daniele Castagnaviz, Luigi Oddo della Uil, Anna Fasano, presidente di Banca Etica, Franco Clementin, presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori, Federico Gangi e Sonia Malisani di Extark, Giancarlo Ferrari, presidente Fondazione Pico, Nevio Alzetta, delegato Assicoop Fvg, Giorgio Nanni, progetto Cer, Matteo Ghiotto, PartEnergy, Andrea Caffarelli, prorettore dell’Ateneo friulano).
Ad intervenire in mattinata anche l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin: “In questa legislatura abbiamo vissuto i profondi e veloci cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro, ha detto Rosolen, abbiamo dovuto fare i conti con diverse crisi aziendali, con l’emergenza Covid-19 e con le ricadute della guerra in Ucraina. Ma abbiamo avuto anche la fortuna di incontrare interlocutori che hanno sempre afferrato le evoluzioni, cercando di trovare delle soluzioni alle trasformazioni della società; una parte delle risposte è arrivata anche da Legacoop e dal mondo della cooperazione. Le Centrali cooperative hanno infatti lavorato per la ripresa sociale ed economica con l’Amministrazione regionale, consapevoli della necessità di superare le crisi assieme. Da queste esperienze si percepisce anche la qualità dell’economia, dove non tutto è e deve essere profitto e dove è necessario attivare un pensiero molto più lungo del contingente quotidiano”.
“La cooperazione – ha proseguito Rosolen – è parte integrante del sistema economico del nostro territorio e nel corso degli anni ha avuto la capacità di resistere alle difficoltà, di evolvere e di porre un’attenzione costante alla qualità del lavoro e alla formazione”.
Nel commentare il tema del convegno, l’esponente della Giunta Fedriga ha rimarcato come “lo sviluppo futuro della società è un tema di discussione che non può prescindere da una riflessione anche sul mondo del lavoro. Assistiamo ad un’importante ripresa post-Covid con positivi dati occupazionali, che collocano il Friuli Venezia Giulia ai vertici delle classifiche nazionali. In evidenza emergono però due problemi: un calo demografico, destinato a far perdere forza lavoro al Paese, che avrà un impatto marcato sul mercato del lavoro, e la diminuzione del potere d’acquisto dei salari. Quest’ultimo tema va portato al centro dell’agenda del Governo nazionale”.
L’assessore regionale, assieme al presidente uscente di Legacoop Fvg Livio Nanino, ha premiato due cooperative: Clu Cooperativa sociale lavoratori uniti Franco Basaglia di Trieste che festeggia 50 anni di attività e la cooperativa Cramars di Tolmezzo per i suoi 25 anni, riferimento importante per la montagna. Intervento istituzionale anche dal presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin: «La cooperazione – ha commentato Zanin – è nata con una scala di valori a me molto cara, quella che vede la dignità dell’uomo prevalere sul lavoro e sul capitale. E credo sia una prospettiva da rilanciare per costruire un futuro di benessere nelle nostre comunità, dopo la sbornia della globalizzazione che aveva invertito quella gerarchia ma è andata a infrangersi sulla spiaggia della pandemia. La cooperazione deve contribuire a riattivare l’ascensore sociale che nell’Italia del boom garantiva ai figli una condizione di vita migliore rispetto alla famiglia d’origine».
A tracciare il prossimo futuro di Legacoop Fvg è stata la nuova presidente. «Per l’immediato futuro – ha anticipato Michela Vogrig ringraziando i presenti per la fiducia accordata – servono politiche associative in grado di interpretare un contesto in rapida e mutevole evoluzione, una discontinuità generazionale e di genere, non solo dichiarata ma agita, in grado di affrontare con un “altro passo” e da prospettive diverse le nuove sfide che ci incalzano. La sfida che ci attende è quella di essere un’associazione in grado di stare a fianco delle imprese, in grado di attuare un’efficace rappresentanza, di interpretare le trasformazioni in atto e di attivare risposte concrete e tempestive. È necessario – ha chiarito ancora Vogrig – accelerare il passo consapevoli che quei processi distintivi partecipati e democratici propri del nostro “essere impresa” possono diventare potenti grimaldelli per affrontare quel cambio di paradigma economico e culturale richiamato dal Piano d’Azione europeo per l’economia sociale. Un atto importante – ha concluso – che riconosce la nostra particolare forma di impresa come alternativa ad un’economia estrattiva che sta mostrando tutti i suoi limiti.»
La tavola rotonda
Prima dell’elezione degli organismi e i vari adempimenti congressuali, alle 14 si è svolta anche una tavola rotonda intitolata “Il 2° Principio cooperativo: controllo democratico da parte dei soci”. Tema importante questo, dato che in vista del congresso nazionale di Legacoop che si svolgerà a marzo prossimo, è stato assegnato a sette regioni italiane il compito di discutere sull’attualità dei 7 principi cooperativi internazionali. Legacoop Fvg, nello specifico, si è occupata proprio del 2° principio. Seduti allo stesso tavolo, moderati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, sono intervenuti Paola Benini, presidente Confcooperative Alpe Adria, Simone Gamberini, direttore di Coopfond e candidato presidente di Legacoop nazionale, Tito Menzani, docente di Scienze aziendali all’Università di Bologna, e Livio Nanino, presidente uscente di Legacoop Fvg. In conclusione dei lavori e poco prima dell’intervento del presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, l’intervento in remoto del presidente della giunta Regionale Fvg, Massimiliano Fedriga. «Le imprese e le imprese cooperative svolgono un ruolo importante nel nostro territorio e la reazione post pandemia del tessuto produttivo ha permesso di riprendere in modo consistente la crescita economica ed occupazionale. Basti pensare – ha concluso il presidente – che nel 2021 il Friuli Venezia Giulia è la regione che più è cresciuta a livello nazionale e anche gli ultimi aggiornamenti sulle previsioni per il 2023 vedono una crescita, seppur lieve, dello 0,4%. Guardiamo dunque al futuro con ottimismo e in questo anche le cooperative dovranno essere protagoniste costruendo insieme una strada condivisa, perché le scelte migliori sono quelle prese in modo collettivo nell’interesse di tutti».