Letteratura e turismo a Casarsa della Delizia a 70 anni da quando Pier Paolo Pasolini scriveva il suo primo romanzo “Il sogno di una cosa”
Inizia “Lùsignis – A Casarsa nei borghi di Pasolini”, rassegna che punta a far conoscere e apprezzare, attraverso le sue prime opere sia in prosa che in versi, i luoghi in cui visse e scrisse il grande poeta, intellettuale e regista, unendo così cultura e turismo. L’Assessorato alla Cultura della Città di Casarsa della Delizia ha ufficializzato il programma 2019: in calendario 8 appuntamenti da fine agosto al 30 settembre, seguendo il tema dei 70 anni dalla stesura del primo romanzo pasoliniano “Il sogno di una cosa”. Si parte con una prima nazionale: domenica 25 agosto alle 21 in piazza Vittoria a San Giovanni di Casarsa in scena lo spettacolo “Nini e Cecilia (la meglio gioventù)”, curato da Massimo Somaglino sul palco insieme a Fabiano Fantini, Klaus Martini, Mark Kevin Barltrop e Chiara Grillo (ingresso libero, in caso di maltempo ci si sposterà al teatro comunale Pasolini in via Piave). In scena anche la compagnia temporanea “San Zuan”, coordinata da Norina Benedetti, composta da attori locali: Massimo Antoniazzi, Iris Castellarin, Luigina Comin, Irene Macuz, Francesca Passador, Daniela Querin, Max Salvador e Giuliano Zamparutti. Parti musicali affidate al coro multiecnico “La Tela” di Udine, diretto da Claudia Grimaz e al coro “Tante Voci” di Metz (Francia), diretto da Tania Pividori. Alla fisarmonica, strumento che ha un ruolo fondamentale nel romanzo, Nicola Milan e Giona De Nardi.
Si tratta, in alcuni degli stessi luoghi dove si svolge la storia, della lettura scenica del primo romanzo pasoliniano “Il sogno di una cosa”, scritto a Casarsa nel 1949 (la pubblicazione avverrà poi nel 1962 quando Pasolini si era già trasferito a Roma) e ambientato proprio nel Comune natale della madre dello scrittore, più precisamente a San Giovanni, e nei centri vicini, come San Vito al Tagliamento. Narra la ricerca di un futuro migliore, tra impegno politico, sete di giustizia, emigrazione, “sete” di lavoro e amore, dei giovani degli anni Quaranta, appena usciti dalla Seconda guerra mondiale e affettuosamente definiti da Pasolini “la migliore gioventù della riva destra (del fiume Tagliamento)”.
“Il sogno di una cosa è un vero e proprio affresco corale – ha spiegato Somaglino, autore dell’adattamento -: per questo ci siamo concentrati su un “attraversamento”, quasi uno spin off, della storia principale, scegliendo due personaggi fra i molti. Il Nini, perfetto prodotto della meglio gioventù di questa terra e di quel tempo, e Cecilia, ragazzina dal carattere schivo e solitario. Li seguiremo così nella loro vicenda, che per buona parte si svolge proprio a Casarsa, anzi nello specifico per lo più a San Giovanni, ed è proprio lì che la storia viene riportata oggi, nella piazza, fra rivolte contadine, biciclette e addobbi da sagra, in una lettura – messinscena farcita di innesti musicali e azioni nello spazio, che permetta alla comunità di specchiarsi in un se stesso più antico, e di riappropriarsi dei luoghi del romanzo, raccontando i fatti là dove si sono effettivamente svolti”.
“La seconda edizione della rassegna Lùsignis continua a riportare lo sguardo dentro la stagione friulana del cantore di Casarsa. Gli spunti di riflessione de Il sogno di una cosa – ha aggiunto l’assessore alla cultura di Casarsa della Delizia Fabio Cristante – sono ancora oggi di estrema attualità e per questo lo abbiamo scelto per suscitare la riflessione nel pubblico, nel solco di quella che è la filosofia della nostra rassegna che vuole creare occasioni di incontro e dibattito partendo dal pensiero di Pasolini e portare le persone, allo stesso tempo, a scoprire e visitare, anche in chiave turistica, i luoghi che lo ispirarono e che sono oggi inseriti nel progetto degli Itinerari pasoliniani”. Programma completo e aggiornamenti sulla pagina Facebook Eventi a Casarsa (https://tinyurl.com/lusignis2019).
Nel programma del primo fine settimana della rassegna pure la tradizionale Pedalata Pasoliniana, dedicata anch’essa a Il sogno di una cosa. Il titolo 2019 è infatti “Nei luoghi del Sogno” e la Pedalata è in programma sempre domenica 25 agosto con partenza alle 14 da piazza Italia a Casarsa accanto al Centro Studi Pasolini. Insieme a Paolo Garofalo, esperto di vicende pasoliniane, si pedalerà sul percorso che toccherà i luoghi del romanzo: San Giovanni, Rosa, Ligugnana, San Vito al Tagliamento e località Comunali per concludersi poi nell’ex area Zuccheri di San Giovanni alle 18,30. Ci si avvarrà anche dei qualificati interventi di Piero Colussi, (presidente del Centro Studi), Maria Teresa Cepparo (presidente di Primavera ’90, gruppo fondatore della Pedalata) e dello stesso Giuseppe Mariuz. Collaborano anche Pro Casarsa della Delizia, Club Unesco di Udine e cooperativa sociale Il Piccolo Principe. Da non dimenticare “Aspettando la pedalata”, incontro che si terrà venerdì 23 agosto alle 21 nella corte interna del Centro Studi Pasolini con la proiezione del filmato Rai di Francesco Bortolini “Il Sogno di una cosa , Pasolini 1943-1949” girato proprio a Casarsa nel 1976 a un anno dalla morte del poeta.
Le lucciole, in friulano Lùsignis, erano per Pier Paolo Pasolini, in un famoso articolo pubblicato sul Corriere della Sera in cui lamentava la loro scomparsa, la rappresentazione delle sorgenti della cultura popolare inaridite dal progresso. La rassegna è sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato al Turismo e si svolgerà, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e la Pro Loco di Casarsa della Delizia.
Proprio la visita dei luoghi pasoliniani è l’altra parte del programma di Lùsignis, che ognuno può liberamente programmare sia nei giorni degli eventi della rassegna che in qualsiasi parte dell’anno. Nello specifico si possono ottenere tutte le informazioni al’ufficio IAT (Informazione Accoglienza Turistica) di Casarsa della Delizia che si trova in Casa Colussi Pasolini – Centro Studi Pasolini in via Guidalberto Pasolini 4, aperto con i seguenti orari: martedì, giovedì, venerdì dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Per informazioni: iat.casarsadelladelizia@gmail.com telefono 0434 870593. Si possono anche prendere in prestito delle biciclette nello stesso Ufficio IAT.
L’elenco completo degli Itinerari pasoliniani si può trovare su www.pasolinifriuli.it, dedicato al progetto Pasolini in Friuli – Sulle tracce del poeta per conoscere il territorio. Queste le tappe del percorso complessivo (circa 10 km, ogni tappa con apposita cartellonistica) Centro studi Pasolini-chiesa Santa Croce-piazza San Giovanni-borgo Runcis-borgo Versuta-piazza Cavour Casarsa-cimitero di Casarsa (dove è sepolto Pasolini)-Centro studi.