Lettere Mediterranee: a Gradisca prosegue la densa rassegna letteraria in seno al Festival Onde Mediterrane
Prosegue la densa rassegna letteraria “Lettere Mediterranee” in seno al Festival Onde Mediterranee, organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica, alla sua ventottesima edizione, che torna ospite a Gradisca d’Isonzo. Sabato 20 luglio Max Collini e Arturo Bertoldi sono protagonisti, alle 19, in Corte d’Aviano: istrionici performer raccontano il loro libro “Storie di Antifascismo senza retorica”. L’ex voce e autore degli Offlaga Disco Pax (Collini) e il presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea di Reggio Emilia (Bertoldi) – raccontano come nelle parole semplici, forti, nei gesti concreti di solidarietà contro la barbarie stia il senso vero dell’antifascismo. In questo libro c’è una Resistenza di storie che si rincorrono, tracciando un quadro di continuità che va dall’esperienza di opposizione ai fascismi al potere fino alle suggestioni di altri continenti, sempre alle prese con le battaglie per la giustizia sociale vera e il progresso reale per tutti. Storie di persone comuni, senza eroi, senza ufficialità, senza bandiere. Gli autori dialogano con Giorgia Kakovic e Gaetano Dimita. A seguire, dalle 20.45, protagonisti del talk nella Corte d’Aviano sono Luca Misculin (“Il post”) che dialoga con Alessandro Pagotto, Sindaco di Gradisca e Francesco Zanuttin (DONK Humanitarian Medicine Odv). Modera Anna Dazzan Luca Misculin è giornalista de Il Post, per cui si occupa soprattutto di Europa e migrazione. Autore del podcast “La nave”, un racconto quotidiano a bordo della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere. A Gradisca dialoga di migrazione a tutto tondo, focalizzandosi sulle specificità del territorio del Friuli Venezia Gulia e – in generale – italiano. Il neoeletto Sindaco di Gradisca Pagotto ha l’occasione di ripercorrere le specificità e il significato di accoglienza per una città che ospita centri come CPR e CARA. A Francesco Zanuttin il compito di raccontare la quotidianità dei medici di Donk che volontariamente prestano cure sanitarie gratuite a coloro che non vi hanno accesso. Ad accompagnare il dialogo la giornalista friulana Anna Dazzan. La rassegna prosegue lunedì 22 luglio, alle ore 20.45 sempre in Corte Marco d’Aviano con ”Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia”: questo il titolo del libro di Marco Pacini, che l’autore presenta a dialogo con Fabio Turchini e propone una riflessione sull’ecologia e sul pianeta. Dopo il successo di “Pensare la fine”, Marco Pacini ci invita a interpretare ed estendere un’interpretazione del futuro dell’ambiente oltre i confini delle “scienze dure” per approdare al campo delle scienze sociali. La Zona critica mette a fuoco anche fenomeni e processi sociali, economici, politici: un teatro dell’interscambio, della complessità, della simbiosi, delle catastrofi e dell’equilibrio, ma soprattutto delle metamorfosi. Marco Pacini, giornalista, è stato caporedattore del settimanale “L’Espresso” fino al 2020 e caporedattore centrale del “Piccolo” di Trieste. Ha già pubblicato “Epocalisse” (2018) e “Pensare la fine” (2022). Attualmente fa parte della redazione della rivista filosofica “aut aut” ed è in giuria del del Premio Terzani. Fabio Turchini insegna “Etica della Comunicazione” all’ABAUD di Udine ed è membro del Comitato di San Floriano (Mostra Internazionale di Illegio).
Martedì 23 luglio la rassegna prosegue con una riflessione sui Balcani (con un ricordo della tragedia di Mostar, documentato da Piero Pieri), poi raccontando della vita nelle carceri (Mauro Pescio con il suo “Io ero il milanese” in veste teatrale, il 24 luglio), di risorse energetiche (Roberto Kersevan, il 26 luglio) e di lavoro, diritti e caporalato (Michele Guerra, il 27 luglio).
Protagonisti del palinsesto musicale tre firme fra le più amate e anti-mainstream dello scenario dei cantautori italiani che parlano alle nuove generazioni. Nell’Arena del Castello arrivano: giovedì 25 luglio, Motta nel suo tour estivo, già affollatissimo nella stagione invernale, de “La musica è finita” (con un Dj Set di Rachele Bastreghi dei Baustelle come opening act), tutto a ingresso libero. Venerdì 26 luglio, Colapesce Dimartino e il loro nuovo, dissacrante album “Lux Eterna Beach” (opening act: Filippo Graziani) e sabato 27 luglio Fulminacci che propone il suo “Infinito + 1”, dove ironia e sensibilità convergono in brillanti esperimenti sonori e di linguaggio. Le serate hanno inizio alle 20.45 con gli opening act e i concerti a seguire.
Onde Mediterranee si chiude con l’intensa giornata dedicata a Giulio Regeni, cui la manifestazione è dedicata dal 2016. Si tratta sempre di un momento particolarmente intenso e partecipato: tra gli ospiti del 2024, insieme ai genitori di Giulio, Paola e Claudio e all’avvocata Ballerini saranno Beppe Giulietti, Matteo Macor, Andrea Pennacchi (da remoto) e alcuni altri celebri nomi in via di definizione.
A latere di Onde Mediterranee – il 25 luglio – inaugura l’installazione sonora “River chants” della filmaker e regista triestina Ana Shametaj e dell’artista Giuditta Vendrame alla Galleria Spazzapzan: l’operazione, della quale il Festival è partner, è resa possibile da ERPAC FVG e GO! 2025, unitamente alla Galleria ospite.