L’Italia torna nel Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco
L’Italia è di nuovo membro del Comitato del Patrimonio Mondiale, l’organo dell’UNESCO incaricato, in forza della Convenzione UNESCO del 1972, di assicurare la protezione efficace e strutturata del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, cui spettano anche le decisioni finali sulle iscrizioni nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Il nostro Paese era assente dall’organo da ben vent’anni: l’ultimo mandato risaliva agli anni 1997-2001.
Le elezioni per il rinnovo parziale del Comitato si sono tenute ieri durante la 23a Assemblea Generale degli Stati Parte, svolta a Parigi a margine della 41a Conferenza Generale dell’Organizzazione.
L’Italia, candidata assieme a Grecia e Belgio all’interno del Gruppo elettorale I (Europa e Nord America), è stata eletta fin dal primo turno di votazione con un amplissimo margine di consensi da parte degli Stati Membri.
La presenza in Comitato, evidenzia la Farnesina, “è in linea con le nostre consolidate competenze nella salvaguardia del Patrimonio culturale e naturale e l’impegno di lungo corso nell’attuazione della Convenzione, confermato anche dal primato assoluto per numero dei siti iscritti nella Lista (58) e dal ruolo che l’Italia ricoprirà come ospite e co-organizzatore dell’evento celebrativo del cinquantesimo anniversario della Convenzione, che si terrà a Firenze nel 2022”.
Per il ministro degli esteri Luigi Di Maio si tratta di un “importantissimo risultato” che è “frutto del lavoro condotto dalla Farnesina, dalla Rappresentanza Permanente presso l’UNESCO e dalla Rete tutta, in stretto raccordo con il Ministero della Cultura, corona il nostro tradizionale impegno nella protezione del Patrimonio culturale e naturale e ci chiama a intensificare ulteriormente la cooperazione internazionale per rispondere adeguatamente alle sfide globali che minacciano il Patrimonio, così da poterlo consegnare alle generazioni future”.
“Questo brillante risultato – ricorda, concludendo, Di Maio – si aggiunge all’elezione in Consiglio Esecutivo nella precedente Conferenza Generale e alle numerose iscrizioni in Lista lo scorso luglio – che hanno portato il nostro Paese ad avere il più alto numero di Siti iscritti (58) – facendo sempre più dell’Italia un partner di assoluta preminenza per l’UNESCO”.
Anche per il il Ministro della Cultura Dario Franceschini il ritorno dell’Italia nel Comitato “è un risultato importante, frutto del lavoro sinergico del Ministero degli Esteri, della rete diplomatica e del Ministero della Cultura che a Unesco dedica un’attenzione prioritaria”.
“Avviene – annota Franceschini – nell’anno in cui, grazie agli ultimi riconoscimenti, il nostro Paese diviene quello col maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità. A pochi mesi dal primo G20 della Cultura celebrato al Colosseo di Roma nel quale l’Unesco è stata protagonista e in cui tutti i Paesi partecipanti hanno riaffermato, nella Carta di Roma, la centralità e l’impegno nella tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale in tutto il mondo”. (fonte aise)