M5s su “bond Lega”, Fedriga chiarisca su Gas Natural e rigassificatore Zaule
“Inquietante il silenzio attorno alle vicende che riguardano i soldi pubblici destinati alla Lega Nord in tutti questi anni e l’utilizzo che ne è stato fatto. Ci saremmo aspettati una reazione, una repentina smentita o una presa di distanza su quanto sta emergendo, ma nessun esponente della Lega Fvg intende parlare”. Lo affermano i deputati, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali di Trieste del MoVimento 5 Stelle, in merito alle notizie apprese sulla stampa circa l’acquisto da parte della Lega di obbligazioni per un valore superiore al milione di euro per società e multinazionali come Arcelor Mittal, General Elettric, Mediobanca, Intesa San Paolo, Telecom Italia e la spagnola Gas Natural.
“Proprio la società spagnola per anni ha tenuto banco nella politica triestina per voler realizzare il rigassificatore di Zaule e ricordiamo tutti come sono andate le cose in Regione – ricordano i portavoce M5S -. Solamente quando il progetto non è stato più considerato remunerativo per l’azienda è arrivata la rinuncia. E a dirlo è stato proprio il governatore Massimiliano Fedriga pochi mesi prima delle elezioni regionali quando definì il progetto ‘superato dal punto di vista economico’”.
“È strano come l’allora candidato presidente Fedriga si preoccupasse delle casse del proponente e non solo del Porto di Trieste e del nostro ambiente – continuano i pentastellati -. Alla luce di quanto emerge in queste ore quelle dichiarazioni, passate in sordina, potrebbero assumere tutt’altra valenza. Chiediamo quindi al presidente della Regione di voler dire ai cittadini di Trieste se sia vero che il partito di cui è stato membro del Consiglio Nazionale, organo decisionale del partito in Friuli Venezia Giulia, e poi del Consiglio Federale con sede a Milano, abbia investito queste somme, contravvenendo alle disposizioni di legge”.
“Chiediamo inoltre a Fedriga di spiegare come mai, dopo una mozione del 2012, da capogruppo alla Camera della Lega non abbia più portato in aula alcun documento contro la realizzazione del rigassificatore, tanto da suscitare queste perplessità anche da parte di alcuni colleghi parlamentari. Non ritiene che questo tipo di operazioni rappresentino un macroscopico conflitto di interessi per un partito che dovrebbe tutelare gli italiani e che quindi siano da condannare? Domande a cui i cittadini di Trieste saranno ben contenti di ottenere una risposta”.
La nota riporta in calce i nomi dei rappresentanti M5s firmatari della nota:
Sabrina De Carlo, Luca Sut, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo, Andrea Ussai, Elena Danielis, Cristina Bertoni, Domenico Basso, Gianrossano Giannini, Alessandro Imbriani e Paolo Menis