Manifestazione delle associazioni contro la strada per il rifugio Marinelli
Il CAI FVG, la Società Alpina Friulana, ASCA, Italia Nostra FVG, Legambiente FVG e Carnia hanno partecipato con 2 presidi a Collina e al Rifugio Marinelli, alla storica staffetta – 3 Rifugi. “Gli appassionati intervenuti alla manifestazione – commentano gli organizzatori del presidio – sono accomunati da un medesimo sentimento: l’incedere lento o veloce ma sempre a piedi per i sentieri di montagna. Ma c’è dell’altro che segna la nostra presenza: il civile dissenso contro un’opera inutile, la strada che da Casera Plotta sale, sul ripido e instabile versante, al Rifugio Marinelli, a cavallo tra la seconda e la terza staffetta, un rifugio già servito dalla strada che sale da Collina. Uno sfregio all’ambiente e al paesaggio di alta montagna e risorse buttate al vento. Ma di questo – dicono gli organizzatori – siamo in passato intervenuti sulla stampa, con le osservazioni alla valutazione d’incidenza, con la diffida alla Regione a procedere per manifesti vizi sostanziali del procedimento amministrativo e, molto importante, con la petizione che ha raccolto quasi 14.000 adesioni di cittadini. Cogliamo allora questa occasione in questo splendido posto anche per ribadire la nostra contrarietà contro l’ipotizzata trasformazione in “percorso ciclabile” o in strada di accesso al Rifugio Lambertenghi della storica mulattiera che sale al Passo Volaia, attraversando un geosito classificato di interesse sovranazionale: uno degli itinerari più noti e frequentati delle Alpi Carniche dove oggi si corre appunto la prima frazione della Staffetta dei Tre Rifugi. Noi non siamo quelli del No. Abbiamo tanti si da dire e che riguardano la montagna. Ad esempio le priorità e gli interventi necessari sulla viabilità sono ben altri, a partire dalla sistemazione del fondamentale collegamento con Forni Avoltri, dove da mesi si transita su un tratto a senso unico alternato o del ripristino del ponte crollato sul But, essenziale per raggiungere le abitazioni nei pressi del Cristo di Timau o la messa in sicurezza e riapertura della strada militare che dal bivio per Givigliana raggiunge Collinetta, fondamentale come accesso alternativo e soluzione di emergenza. Abbiamo anche diverse proposte da discutere: ad esempio legare strettamente la viabilità forestale a una ragionata pianificazione multilivello o rivedere il piano di Promotur per garantire un a migliore transizione dei poli turistici invernali ai rapidi effetti del cambiamento climatico. Ecco, ci auguriamo che la giornata di festa di oggi, concludono le associazioni, sia anche un’occasione di riflessione per i partecipanti alla corsa, per il pubblico, per gli amanti della montagna e per tutte le autorità”.