Manifestazione questa mattina ad Udine per chiedere la mutuabilità della cannabis terapeutica per la terapia del dolore
Si è svolta questa mattina la prevista manifestazione presso il palazzo della Regione FVG via Sabbadini organizzata dall’associazione Diritti del Malato di Udine relativa alla richiesta di mutuabilità della Cannabis terapeutica per la terapia del dolore.
“Dopo due anni e una petizione che ha raccolto 3480 firme, si legge in una lettera aperta inviata al Presidente della Regione FVG Fedriga e all’assessore alla Sanità Riccardi, siamo ancora in attesa che venga consentita la mutuabilità della terapia all’olio di Cannabis.
Le 3480 firme raccolte dalla petizione, in cui si richiede la rimborsabilità dell’olio di Cannabis, sono state presentate in Consiglio Regionale, ma, dopo due anni, ancora stiamo attendendo una risposta: cosi si esprime Massimo Tamburlini primo firmatario della raccolta firme. Il sig Tamburini spiega che nel 2013 il Consiglio Regionale FVG ha approvato la legge sulla “Modalità di erogazione dei medicinali e delle preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche” e successivamente la Giunta regionale nel 2016 ha fornito gli indirizzi applicativi per utilizzo dei medicinali a base di cannabinoidi a carico del SSR per il trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard (ad esempio la terapia dei dolore), nel caso che quest’ultimi non abbiano prodotto gli effetti desiderati o abbiano provocato effetti secondari non tollerabili. In questo quadro si è inserita, si legge ancora nella lettera, la nostra richiesta alla Giunta Fedriga affinché possa essere rimborsabile ai pazienti anche l’olio di Cannabis ad uso terapeutico e non soltanto la forma farmaceutica in cartine per il decotto o la vaporizzazione.
Oltre a essere laborioso (la cottura richiede 40 min), il decotto è conservabile soltanto per un massimo di 4/5 giorni, mentre il processo di vaporizzazione richiede l’acquisto iniziale di un vaporizzatore (per una spesa di circa 350 euro) completamente a carico del paziente; sarebbe quindi auspicabile e necessario inserire tra i medicinali a base di cannabinoidi rimborsabili anche l’olio a uso terapeutico che, a causa dell’elevato costo, mette in difficoltà i pazienti costretti a ricorrervi per ottimizzare la cura.