Mi chiamavano Il Pordenone, il Pordenone a Venezia ritratto di un”frescatore”
L’iniziativa “Mi chiamavano Il Pordenone” promossa da Eupolis Studio Associato in collaborazione con il Comune di Pordenone, la Distilleria Pagura, l’Associazione “Amici della Cultura” e l’Associazione “Terra Mater” intende contribuire alla divulgazione del noto frescante rinascimentale attraverso un ciclo di conferenze itineranti che ripercorrono tra aneddoti, opere e curiosità la vita di Giovanni Antonio de’ Sacchis noto come “Il Pordenone”, partendo dalle opere che si trovano nei luoghi prescelti, contesti di per sé affascinanti e ricchi di storia ma anche interessanti a livello naturalistico.
Primo appuntamento giovedì 2 maggio alle 20.30 nella Bastia del Castello di Torre di Pordenone, accanto alla chiesa dei Santi Ilario e Taziano che conserva la pala omonima. Oggetto dell’incontro, condotto da Maria Marzullo, dell’associazione Terra Mater, l’approdo del Pordenone a Venezia, città che lo antepone all’acclamato Tiziano. La prima fonte attesta la presenza dell’artista nell’ambito del concorso indetto per la realizzazione della pala di San Pietro Martire e destinata alla Basilica di San Giovanni e Paolo. A concorrere ci sono Palma il Giovane, Lotto e Tiziano. Per Andrea Gritti, Jacopo Soranzo, la famiglia Pesaro, la Scuola Grande di San Rocco, il mercante fiammingo Martin D’Anna e non solo, esegue capolavori di ampio soggetto dimostrando rapide capacità di esecuzione e un’abile versatilità tecnica. Venezia apre per il de’ Sacchis uno scenario unico e inedito.