Migranti: Serracchiani, chiarire criticità trasferimenti. Interrogazione a Governo su capienza Cavarzerani, disabili e diritto allo studio
E’ rivolta a quattro ministri l’interrogazione che la deputata del Pd Debora Serracchiani ha depositato ieri alla Camera. Dopo l’annuncio del trasferimento nella caserma Cavarzerani di un gruppo di famiglie di migranti con donne e bambini piccoli, finora gestite in appartamenti da associazioni, la parlamentare si è rivolta al Ministro degli Interni, al Ministro per le Politiche Sociali, al Ministro della Salute e al Ministro dell’Istruzione, chiedendo che siano chiariti alcuni aspetti critici connessi a questo trasferimento. Serracchiani vuole innanzitutto sapere in via ufficiale “quali siano i limiti di capienza per la caserma Cavarzerani di Udine e quale il numero che sarà raggiunto con i nuovi afflussi”, e chiede “notizie su eventuali lavori di ristrutturazione già svolti per rendere i locali della Caserma accessibili ai disabili, adeguati all’accoglienza di donne e nuclei famigliari con minori”.
Riferendosi alle condizioni psicofisiche di alcuni soggetti in predicato di essere trasferiti, Serracchiani vuole sapere “come verrà garantita la sicurezza nella struttura, in particolare per quanto riguarda l’accoglienza di persone disabili, anche con disturbi psichiatrici certificati, e soprattutto qualora sia superata la capienza massima della caserma”. In particolare al ministro dell’Istruzione la parlamentare dem chiede “quali azioni verranno intraprese per garantire la frequenza scolastica dei bambini”. La Cavarzerani infatti, precisa Serracchiani “risulta molto dislocata rispetto ai precedenti luoghi di accoglienza, ed è fondato il rischio che si interrompono i percorsi scolastici intrapresi dai bambini, spesso con successo”.
“Queste sono le basi minime richieste per un’accoglienza civile – spiega Serracchiani – se Fedriga o altri ritengono si possa scendere sotto certi limiti di decenza, lo dicano chiaramente e ci toglieremo gli ultimi dubbi su come la Lega intenda erodere i diritti umani”.