Minoranze: Shaurli, Salvini e Fedriga umiliano il friulano: “Realtà di cui assessore Roberti non ha né conoscenza né rispetto”
“La legge della Lega sulle minoranze linguistiche dimostra una volta di più l’ormai totale indifferenza del partito di Salvini e di Fedriga verso i temi dell’autonomia, delle minoranze e dei territori. L’assessore Roberti è entrato come un elefante in un negozio di cristalli su temi, storie e battaglie che evidentemente non conosce e non gli interessano”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando l’approvazione del ddl “Disposizioni per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche slovena, friulana e tedesca del Friuli Venezia Giulia”, ieri in Consiglio regionale.
“Con un provvedimento fatto senza ascoltare nessuno – continua Shaurli – ha umiliato realtà che da anni tutelano e promuovono il friulano. Realtà come Patrie dal Friul, Glesie Furlane o l’istituto Pre Checo Placereani, solo per citarne alcune, erano garantite nei finanziamenti non per amicizie, come Roberti ha affermato in modo sbrigativo ed ignorante, ma perché svolgono un’attività continuativa e professionale, culturale ed editoriale in favore del friulano. Molte di loro – puntualizza il segretario dem – sono nate prima della Regione (e sicuramente prima di Roberti) ed hanno svolto un ruolo, anche in momenti difficili, di cui l’assessore non ha evidentemente né conoscenza né rispetto. E così è nata una legge sulle minoranze linguistiche che sul friulano è sbagliata dall’inizio alla fine. Dalle file di una maggioranza non serva della Lega si sperava un sussulto o almeno una parola di giustificazione sul provvedimento: e invece il solito nulla”.
Per l’esponente democratico “si è visto un seppur tardivo barlume di dignità in Consiglio regionale, quando Progetto Fvg ha votato con il Pd e le altre opposizioni per chiedere di tutelare almeno “Patrie dal Friul”, un atto certo insufficiente e per certi versi discutibile, perché tutela alcuni piuttosto che altri. Ma dopo mesi di totale sudditanza direi “mior alc di nuie” (meglio qualcosa di nulla), con la speranza che – conclude Shaurli – in futuro il Consiglio regionale torni ad essere il luogo in cui si fanno le leggi e non in cui si ubbidisce ad un capo”.