Molte professioni del teatro rischiano l’estinzione, concluso con successo “Mestieri della scena”
Molti dei mestieri che ruotano attorno al mondo del teatro rischiano l’estinzione. L’allarme, forse, è eccessivo, eppure a partire dalla crisi del 2008 sempre più produzioni teatrali rinunciano a diverse professionalità per contenere i costi. Si pensi al trucco di scena, rimasto praticamente solo nell’opera e nel cinema. Si pensi al fotografo di scena, spesso sostituito perché si crede che per fare una foto ormai basti un cellulare. Proprio per questo motivo il Teatro Club Udine ha voluto organizzare “Mestieri della scena”, un’iniziativa che ha il sapore di una missione: quella di rimettere in contatto i custodi di antichi saperi manuali, gli artigiani, con chi quei saperi e quelle abilità ha deciso di portarli su un palcoscenico. Due mondi, quello artigiano produttivo e quello della creazione artistica, che si sono felicemente incontrati secondo quel sistema di forte interrelazione e interscambio necessario nelle fasi di ideazione e realizzazione di uno spettacolo teatrale. “Siamo molto felici di aver dato il nostro contributo a questo innovativo progetto che ha avuto un esito così proficuo – commenta il direttore dell’Ert Fvg Renato Manzoni –. Il circuito, con le sue 28 sale, costituisce il tessuto connettivo della comunità teatrale regionale e proprio per questa sua identità siamo certamente disponibili a proseguire questa importante collaborazione”. Altrettanto soddisfatta Confartigianato Imprese. “Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’impegno e dall’entusiasmo che hanno dimostrato i ragazzi coinvolti – afferma Eva Seminara presidente della zona di Udine di Confartigianato-Imprese Ud – e rinnoviamo la partnership con il Teatro Club per un lavoro in sinergia di divulgazione e sensibilizzazione dei mestieri artigiani”.
Il successo dell’iniziativa
Partito con le ormai consuete difficoltà dovute alla pandemia, “Mestieri della scena” ha raggiunto il suo obiettivo. Una quarantina, infatti, i ragazzi e le ragazze degli ultimi due anni di quattro istituti scolastici superiori di Udine e provincia che hanno seguito i laboratori del progetto messo a punto da Teatro Club Udine, insieme con Confartigianato Imprese Udine e la preziosa collaborazione con l’Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia. Un mese circa di lavori a stretto contatto con una quindicina tra artigiani, tecnici, professionisti che hanno trasmesso ai giovani il proprio sapere, ognuno nel suo ambito, dalla scenografia ai costumi, dalle musiche alla gestione del pubblico. Al termine del percorso teorico, la pratica, con una esercitazione scenica nell’ambito dell’attività didattica in prova al Teatro Modena di Palmanova, in collaborazione con il Comune e l’Accademia Nuova Esperienza Teatrale Studio Danza, e poi, in allestimento, al Teatro Odeon di Latisana, in collaborazione con il Comune. Quindi al Palamostre di Udine per far capire cosa significhi far circuitare uno spettacolo nelle diverse sale.
Un’opportunità per il futuro
“I ragazzi – spiega il responsabile artistico di Teatro Club dei progetti educativi, Francesco Accomando – hanno seguito con grande partecipazione questo percorso e dalle impressioni raccolte alla fine direi che è stato molto apprezzato. D’altra parte – prosegue – non esistono esperienze di questo tipo e se da un lato è importante per i giovani imparare questi mestieri, dall’altro, dalla parte di chi già li svolge per professione, c’è la consapevolezza dell’urgenza di un ricambio generazionale che attualmente manca. Il fatto di non utilizzare più, per contenere i costi, alcuni elementi del teatro tradizionale sta provocando la scomparsa di queste professioni. Tra la crisi del 2008 e la bastonata del Covid – prosegue Accomando – molti attori o lavoratori dello spettacolo hanno cambiato mestiere ed è necessario fermare questa emorragia”. Conclusa la prima edizione “e visto l’entusiasmo raccolto – conclude la presidente del Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese – pensiamo già a riproporla il prossimo anno. Sono tantissime, infatti, le professioni che ruotano attorno al teatro. In questa edizione abbiamo dovuto restringere l’ambito alle attività più strettamente legate alla realizzazione scenica, ma pensiamo anche alle tante altre, dalla fotografia all’aspetto organizzativo, da quello comunicativo all’amministrativo o alla direzione di scena, solo per fare degli esempi”. Dalla teoria alla pratica. Già perché per toccare con mano cosa voglia dire “lavorare” in teatro, il Teatro Club ha offerto ai giovani la possibilità di collaborare alla prossima edizione del Palio teatrale studentesco. “Un modo – conclude Pergolese – per intrecciare, incrociare i progetti educativi con il Palio e far sì che uno abbia delle ricadute pratiche e concrete nell’altro”.