Moretuzzo: «Liste transnazionali per rafforzare la prospettiva europea alle prossime elezioni»
«Per rafforzare la prospettiva europea servono liste transnazionali». Ne è convinto il segretario del Patto per l’Autonomia e capogruppo in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo che ieri, sabato 10 giugno, l’ha affermato nel corso dell’incontro pubblico “Dalle Regioni all’Europa, verso un’altra politica”, organizzato dal Patto per l’Autonomia a Villacaccia di Lestizza. A un anno delle elezioni europee, Moretuzzo sostiene il ricorso alle liste transnazionali, strumento per assegnare alcuni seggi dell’Eurocamera non più sulla base dei voti ottenuti nel Paese del deputato, ma in tutta l’Unione, «che consentirebbe un’Unione sempre più integrata, capace di superare gli interessi nazionali in nome di quello collettivo a tutela dei diritti di territori, minoranze, diversità».
All’incontro, introdotto dalla presidente del Patto per l’Autonomia Elisabetta Basso e che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, è intervenuta anche Lorena López deLacalle, presidente di EFA/ALE – European Free Alliance/Alleanza Libera Europea, in Friuli per l’assemblea dell’ufficio di Presidenza di EFA/ALE, la principale rete europea di raccolta di forze indipendentiste storiche (delle nazioni europee ancora senza stato), autonomiste, federaliste e confederaliste che nel Parlamento europeo rappresenta 43 movimenti di 19 Stati e di cui fa parte anche il Patto per l’Autonomia. «EFA è al lavoro in vista delle europee – ha spiegato –. Qui a Udine ci siamo confrontati sul manifesto politico che presenteremo al congresso di Strasburgo, nel secondo fine settimana di ottobre. I punti chiave sono democrazia, diversità, sostenibilità, autodeterminazione e prosperità interpretati nella prospettiva del federalismo, della giustizia sociale e del rispetto di genere con uno spirito di apertura e inclusività».
Guardando all’Europa dell’oggi e del domani, Eleonora Sartori, consigliera comunale di Gorizia, a partire dalla sua esperienza, ha posto l’accento sulla «necessità di superare definitivamente i confini del Novecento». In questo senso, «Gorizia può essere la città emblema di una ripartenza fondata sul pluralismo linguistico e culturale». Una diversità che non è elemento di spaccatura, ma di arricchimento e che l’Europa deve riconoscere. Ha evidenziato l’opportunità di «perseguire convintamente una maggiore integrazione europea» Giacomo Petrucco di Patto per l’Autonomia Youth: «Diversamente, l’Ue resterà pericolosamente incompiuta ed è urgente una riforma dei meccanismi decisionali, chiesta con grande chiarezza dai cittadini europei anche attraverso le proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa accolte con riluttanza dagli Stati nazionali. Per avanzare in questa direzione e superare il modello intergovernativo, dobbiamo cambiare la politica europea e realizzare una compiuta unione politica per una compiuta democrazia europea».