Moretuzzo: «Massima solidarietà ad Angelo Floramo. Il caso della sua censura interroga sullo stato dell’informazione»
«Massima solidarietà ad Angelo Floramo, intellettuale, insegnante e voce libera, impegnato da sempre nella promozione di una cultura appassionata e indipendente, che ha denunciato di essere stato censurato rispetto all’espressione della sua opinione sul tema dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro». Così il segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, che aggiunge: «Angelo Floramo è una delle poche voci, forti di una profonda conoscenza delle vicende che hanno attraversato la nostra terra, che ha il coraggio di schierarsi dalla parte di chi fa fatica a far sentire la propria voce, delle identità plurali che abitano e abiteranno le nostre comunità, della speranza in un futuro fatto di solidarietà, uguaglianza, rispetto dell’ambiente che ci ospita. Che dicano cose condivise o cose scomode gli intellettuali svolgono un ruolo importante in una società democratica e la loro voce non può essere messa a tacere – continua Moretuzzo –. Il caso, però, impone di ampliare l’orizzonte di analisi e interrogarsi sullo stato dell’informazione oggi in Friuli-Venezia Giulia e, più in generale, in Italia. La crisi dell’editoria, iniziata molto tempo fa, ha portato nel corso del tempo a una riduzione delle testate e delle società editoriali e a non essere più, molte di queste, imprese pure, ma aziende controllate da realtà operanti in altri settori economici, nei quali generano il loro margine finanziario. Una informazione democratica può essere garantita soltanto da un pluralismo delle fonti di informazione ed è questo che oggi nella nostra regione, come nel resto dei Paesi occidentali, sta tramontando. Ritengo che questo debba essere uno dei temi sui quali la comunità politica regionale deve interrogarsi e dare risposte a brevissimo termine. Ne va dell’essenza stessa della democrazia».