Moretuzzo: «Sul Teatro Nuovo gravi le parole del Vicepresidente Anzil verso il Comune di Udine»

«Consiglio all’Assessore Anzil di riprendere l’aplomb istituzionale che aveva dimostrato fin dall’inizio legislatura. Il suo recente attacco al Comune di Udine sul Teatro Nuovo, con l’annuncio di una rottura dei rapporti istituzionali con i vertici del Teatro e di azioni future ostili nei confronti dell’ente locale, è una pessima caduta di stile». Così il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica FVG Massimo Moretuzzo dopo le dichiarazioni dell’esponente della Giunta Fedriga sul mancato rinnovo dell’incarico di direzione artistica del cartellone di Musica e danza a Fiorenza Cedolins, comunicato a fine novembre dal Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine formato dai tre componenti decisi dal Comune di Udine, visto che i due nomi spettanti alla Regione sono arrivati soltanto pochi giorni fa. «Invece di attaccare il Comune in maniera scomposta, l’esecutivo regionale si assuma la responsabilità del fatto di aver impiegato ben 7 mesi prima di indicare i suoi rappresentanti, evidentemente frenata dalle logiche spartitorie interne alla maggioranza – continua Moretuzzo –. È davvero incomprensibile come si pretenda che la Regione entri nel merito delle scelte operative del Cda. Sarebbe come se l’Assessore alla Sanità decidesse la nomina del primario di un ospedale! Il compito dei soci della Fondazione, quali sono il Comune di Udine e la Regione, è quello di nominare i membri del Consiglio di Amministrazione, non certamente quello di intervenire sulle sue decisioni, prese, anche in questo caso, legittimamente sulla base di una analisi oggettiva». «Non vorremmo che questa inqualificabile offensiva all’amministrazione De Toni da parte della Giunta Fedriga fosse una scusa per giustificare l’esclusione di Udine da gran parte dei finanziamenti regionali – aggiunge Moretuzzo –. Ieri (13 dicembre, ndr), in Consiglio regionale, l’esecutivo ha presentato un emendamento alla manovra di bilancio sulla distribuzione dei finanziamenti agli enti locali. Ancora una volta Udine e la quasi totalità delle amministrazioni di centrosinistra sono escluse dai contributi, a conferma di una chiara strategia. Mentre i Comuni di Gorizia, Pordenone e soprattutto Trieste (per il quale si stanziano ulteriori 5 milioni di euro per l’acquisto di una caserma dismessa) sono inondati di risorse dall’amministrazione regionale, il capoluogo del Friuli rimane a secco. Ci auguriamo che il Vicepresidente Anzil e la Giunta intera ritrovino un minimo di senso dell’equilibrio e la smettano di attaccare le amministrazioni locali che hanno la sola colpa di non essere politicamente allineate con quella regionale».