Mostra su Leonardo per inaugurare, a fine anno, il risorto castello di Gemona
Sarà una mostra che celebra il grande genio di Leonardo a inaugurare a fine anno il castello di Gemona: ad annunciarlo sono il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, e l’assessore alla cultura Flavia Virilli, i quali hanno accolto la volontà della Regione di celebrare il 500° anniversario della morte di da Vinci partecipando al bando a lui dedicato e ottenendo un finanziamento di 40 mila euro.
“Celebrare Leonardo – afferma il sindaco – significa anche dar valore all’operosità e all’intelletto di cui ha dato prova l’Italia nei secoli e la ricostruzione del castello, con l’avveniristico progetto della torre, è testimonianza concreta di come l’ingegno sia la chiave per reagire alle avversità: ringraziamo quindi l’assessore Tiziana Gibelli, con la quale stiamo collaborando dall’inizio della legislatura, per questa importante opportunità di ricerca e approfondimento”.
L’iniziativa, dal titolo “Frammenti di Genio: costruire e reagire da Leonardo al Rinascimento in Friuli – Fragments of Genius: building and reacting from Leonardo to the Renaissance in Friuli” vanta partner d’eccezione, per citarne solo alcuni: l’Università di Udine con la cattedra Unesco “Intersectoral safety for disaster risk reduction and resilience” del professor Stefano Grimaz, la Fondazione Friuli, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, La Cineteca del Friuli e l’Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli. Ma molti altri saranno i soggetti coinvolti sotto la regia del responsabile culturale del progetto, il dottor Daniele Macuglia, tolmezzino di nascita, storico esperto di Leonardo che da anni lavora negli Stati Uniti come ricercatore dell’Università di Chicago, il quale ha tenuto numerose conferenze sul Genio nei maggiori atenei statunitensi e nel resto del mondo e proprio in questi giorni è stato chiamato dall’Ambasciata d’Italia in Giappone per celebrare il compleanno di da Vinci con una lectio all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo.
“La scelta del tema e del responsabile del progetto – spiega l’assessore Virilli – è stata motivata dalla volontà di analizzare un’epoca che vedeva il Friuli minacciato dalle incursioni turche ma anche dalla calamità, basti pensare al tremendo terremoto del 1511 di cui custodiamo traccia anche nei documenti del nostro prezioso Archivio Storico”. “Quel bisogno di reagire al pericolo determinato dall’uomo – prosegue l’assessore alla cultura -, che ha spinto Leonardo a interessarsi al nostro confine orientale, diventa chiave di lettura della capacità che ha sempre dimostrato la nostra terra di rialzarsi qualsiasi fosse la minaccia o la fonte di distruzione: una storia sulla quale vale la pena di riflettere e che Macuglia sarà ben felice di far conoscere negli atenei di oltreoceano”.