Motorizzazione civile, questione ancora aperta. Tiziano Centis (Cittadini): «A breve una risposta della Regione in Commissione»
La delicata situazione in cui versa la Motorizzazione civile in capo alla Regione dal 2016 è al centro dell’interrogazione depositata oggi dal consigliere Tiziano Centis dei Cittadini. Il rappresentante dei civici ha posto la questione all’attenzione dell’apposita Commissione in cui, in tempi brevi, verrà data risposta a una serie di quesiti.
«Da tempo – ha spiegato Centis – studi di consulenza automobilistica ed autoscuole stanno lanciando un segnale di allarme sulla criticità di uffici e servizi della Motorizzazione Civile a vero rischio paralisi. L’organico, sia per quanto riguarda funzionari amministrativi che quelli tecnici, è ormai ridotto all’osso, soprattutto se consideriamo i pensionamenti nel corso degli ultimi due anni e quelli previsti l’anno prossimo. Dal 2016 il personale, già allora insufficiente, è andato con il tempo diminuendo in tutte e quattro le Motorizzazioni regionali, compresa la figura del Direttore regionale: a Pordenone, per esempio, cinque anni fa le persone in servizio erano trenta, ma da allora ci sono stati cinque pensionamenti e altrettanti ce ne saranno entro la fine dell’anno. Pen entrambe le sedi di Gorizia e Trieste sono quattro i dipendenti andati (o che dovranno andare sempre entro il prossimo anno) in quiescenza, mentre la Motorizzazione di Udine, nello stesso periodo, dovrà fare i conti con il pensionamento di ben undici persone. Una situazione molto critica – ha sottolineato Centis – che porterà ad un inevitabile e progressivo decadimento della qualità dell’offerta nonostante gli sforzi del personale in servizio, ormai oberato di lavoro. Un aspetto non secondario riguarda proprio la professionalità: il bagaglio di esperienza in capo ai funzionari della Motorizzazione è elevato. Si tratta di un lavoro complesso ed altamente professionale che necessita di conoscenza delle norme del settore. Affinché il servizio non decada qualitativamente è necessario affiancare nuove leve in modo che possano apprendere più velocemente le proprie mansioni e gli aspetti procedurali e amministrativi e per questo sono necessari una programmazione e un impegno immediato. In gioco – ha concluso Centis chiedendo un piano strutturale di assunzioni – c’è il settore della mobilità privata, delle imprese di autotrasporto, delle industrie e del servizio pubblico oltre che della sicurezza stradale. Patenti, pratiche amministrative, revisioni e collaudi dei veicoli, rischiano la paralisi. È necessario che un servizio così importante venga rafforzato per svolgere efficacemente le funzioni essenziali che gli competono. L’espletamento del maggior numero di operazioni possibili, oltre a dare un servizio qualitativo migliore, sarebbe un esempio di quella virtuosa Autonomia regionale e di quel vero federalismo fiscale tanto caro a qualcuno soltanto per farci uno slogan in tempo di elezioni: i diritti incamerati dalla Motorizzazione sono risorse economiche che rimangono interamente a beneficio del nostro territorio, non considerarlo importante è una visione miope e demagogica della realtà».