Nato in Consiglio regionale il gruppo “Civica Fvg”. Centis e Liguori: «serve un motore civico regionale per trascinare il centrosinistra nella sfida di primavera»
E’ stato presentato oggi in Consiglio regionale il nuovo movimento civico che si prepara a lanciare il guanto di sfida a Massimiliano Fedriga e al centrodestra alle prossime elezioni regionali. In prima fila i consiglieri regionali Tiziano Centis e Simona Liguori che annunciano da subito un cambio di denominazione del gruppo consiliare, non più “Cittadini” ma “Civica Fvg” con un nuovo simbolo attraversato dai colori giallo, arancione e rosso. La modifica avverrà in questi prossimi giorni. Presidente nominato dall’assemblea costitutiva, svoltasi il giorno prima a Gradisca d’Isonzo è Marco Putto, già sindaco di Azzano Decimo. Presenti alla conferenza stampa, alcuni tra i soci fondatori e amministratori locali aderenti dal movimento: Claudio Verdimonti, nel ruolo di tesoriere, Andrea Bruscia, Assessore comunale di San Vito al Tagliamento, Biagio Giaccone, membro dell’assemblea costitutiva. «Ieri abbiamo costituito formalmente una nuova associazione – ha annunciato Marco Putto, Presidente di Civica Fvg – che si inserisce nel panorama politico regionale con l’obiettivo di essere la nuova lista civica, progressista, riformista, priva di condizionamenti esterni, ancorata ai territori. Un civismo troppo imborghesito, balbettante e che non dice da che parte sta non è quello di cui c’è bisogno oggi: noi diciamo subito da che parte stiamo: stiamo nel centrosinistra». Il neo presidente ha posto il focus sui temi principali: «Vogliamo affrontare concretamente le questioni aperte – ha spiegato – come i problemi della sanità, lo sviluppo infrastrutturale disomogeneo, i trasferimenti economici ai territori erogati spesso su logiche di affinità politica, la scuola e il lavoro che parlano troppo poco tra loro. La Giunta Fedriga si era presentata nel 2018 con lo scopo di portare grandi cambiamenti ma i risultati sono in realtà modesti: basta parlare con i cittadini e chiedere loro con quanta difficoltà prenotano una visita, trovano un medico di famiglia o si muovono nella giungla della burocrazia». E sul tema alleanze: «Non possiamo ignorare che da soli non si va da nessuna parte. Guardiamo al mondo politico che non si riconosce nel centrodestra, senza preclusioni o veti, per condividere un percorso programmatico e valoriale con tutti quelli che ci stanno, consapevoli che le divisioni spalancano le porte della vittoria agli avversari e le ultime elezioni politiche dovrebbero avercelo insegnato». I Consiglieri regionali Liguori e Centis hanno anticipato che anche il Gruppo consiliare di cui fanno parte prenderà denominazione e simbolo della nuova Civica Fvg. «La storia dimostra – ha detto Centis – che se si vuole costruire un percorso che ci porti di nuovo al governo della Regione, è indispensabile una lista civica regionale forte che contenga le istanze dei sindaci e dei territori e metta insieme la società civile che vuole impegnarsi per il bene comune. Nei comuni più grandi il centrosinistra vince quando è a trazione civica». «Ci connotata il nostro impegno civico – ha aggiunto Liguori – come motivo di coinvolgimento delle persone che vogliono essere parte di un disegno all’interno di una comunità regionale che lavora per il bene comune. Il fallimento della giunta sui temi della sanità e del sociale avrà ripercussioni in futuro, basta guardare gli ospedali sempre più in emergenza e i Comuni senza supporto. A questo fallimento noi vogliamo opporre un’alternativa seria».
Claudio Verdimonti, consigliere comunale Gradisca d’Isonzo, ha aggiunto «Credo da sempre nel civismo ed è per questo che volentieri ho aderito a Civica Fvg. Noi ci auguriamo di poter essere quel legante che aiuta a costruire una forza di centrosinistra combattiva».
A margine ha rilasciato delle dichiarazioni anche il Sindaco di San Vito Alberto Bernava, anch’egli tra i soci fondatori della Civica: «Il movimento, che rappresenta per noi il civismo d’area riformista e progressista avrà anche la capacità di intercettare tanti amministratori locali che oggi non si trovano nei partiti ma in una visione comune e avanzata di società per dare loro una casa comune e una rappresentanza in Consiglio regionale. Crediamo che la nostra esperienza civica di San Vito al Tagliamento possa rappresentare un modello di buona amministrazione e di collaborazione con le istituzioni senza le naturali frizioni tra partiti, nell’interesse della propria comunità».