Nel mirino del comitato “Salva lago” la scarsa coerenza della politica di maggioranza sulla salvaguardia ambientale
Della serie la miglior difesa è l’attacco o meglio, è d’uopo smascherare i trsformismi. Così Franceschino Barazzutti, già sindaco di Cavazzo Carnico a nome del Comitato in difesa del lago di Cavazzo posta foto e percentuali degli eletti della zona in relazione all’incontro sul tema Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni che l’Assessorato regionale all’Ambiente ha convocato presso il municipio di Trasaghis per la mattinata di giovedì prossimo 29 agosto 2024 che, evidentemente teme Barazzutti, vedrà assumere posizioni ben lontane dalle posizioni espresse prima delle elezioni regionali quando, dice in sostanza il rappresentante del Comitato, fecero promessa d’impegno per la difesa e valorizzazione del territorio. Questo, spiega l’ex sindaco di Cavazzo, l’ampio mandato ricevuto nelle votazioni in percentuale dai partiti. Oggi, in sostanza, gli elettori potranno constatare la loro coerenza e quella degli amministratori locali ormai proni al voleree di certi poteri.
Buia: Fedriga 71,12%, Lega 29,75;
Osoppo: Fedriga 70,51, Lega 40,44;
Montenars: Fedriga 72,95, Lega 43,48;
Gemona: Fedriga 69,89, Lega 43,70;
Trasaghis: Fedriga 67,67, Lega 36,83;
Artegna: Fedriga 71,12, Lega 41,31.
Dopo le elezioni regionali i fatti, in particolare nella Val del lago sono questi:
1. la condotta del consorzio di bonifica, che asservisce i territori attraversati e il lago a suo serbatoio si fa concreta;
2. la Siot installa i cogeneratori a metano nella stazione di pompaggio;
3. la Regione, succube della contrartietà del consorzio al bypass, abbandona le tre ipotesi di bypass del lago, proposte dal “laboratorio lago”, e stanzia 50.000 euro per l’incarico allo studio Pantidro di Cuneo che boccia il bypass e invece propone interventi di “mitigazione” della “convivenza centrale-lago”, in cui il lago continua a essere la vittima;
4. la Regione ha stanziato in legge di assestamento 2024 2 milioni di euro, non per il bypass, ma per sviluppare la “mitigazione” dello studio Pantidro, che non risolve le criticità del lago;
5. la Regione ha aumentato lo stato di sudditanza del lago, della sua valle e del comprensorio alla centrale della lombarda A2a, al Consorzio di bonifica, alla Siot.
il risultato: nonostante l’ampio mandato elettorale e la conferma della gemonese assessora regionale alle finanze è accaduto che il nostro e loro territorio subisse gli interessi altrui anzichè sviluppasse i propri.
La domanda: perchè ciò è accaduto? La doverosa risposta pubblica è dovuta dai
rappresentanti istituzionali eletti, ma anche i cittadini devono darsela .
“Il piano generale di programmazione e sviluppo per l’area vasta del lago dei Tre comuni” di cui alla l.r. 5.8.2022 n.13 art. 4. commi 17 e 18 con 200.000 euro alla comunità montana del gemonese non può essere spacciato come compensativo della servitù della condotta del Consorzio, dell’abbandono del bypass del lago. Tanto più che tale piano resterà solo un elaborato cartaceo, se non assumerà il ripristino della naturalità e fruibilità del lago come elemento ambientale e turistico qualificante.
Il coraggio: trovino i nostri rappresentanti il coraggio di pretendere dal presidente regionale, dall’assessore e dal direttore dell’assessorato all’ambiente un vero bypass, poichè il lago si rinaturalizza solo con un vero bypass!