Nota piccata dei comitati in difesa dell’ospedale di Gemona. Con Fedriga-Riccardi ci aspettavamo un cambio di passo nella sanità. Questo non è avvenuto, anzi”
“Oggi a Gemona ci sarà l’Assessore alla sanità e Vicepresidente del FVG Riccardi ad inaugurare il percorso della salute al di “fuori” il nosocomio di Gemona, noi invece ci auguravamo che inaugurasse qualcosa “dentro” l’ospedale!” Si apre così la nota dei comitati in difesa dell’ospedale di Gemona. “Invece anche questa volta quello che chiediamo da anni non arriva! Col Governo Fedriga ci aspettavamo che ci fosse un cambio di passo nella sanità rispetto al governo Serracchiani nella gestione dell’emergenza nel gemonese. Purtroppo questo non è avvenuto, anzi. Sembra che la situazione sia ulteriormente peggiorata con la chiusura del punto di primo intervento che prima almeno garantiva quel minimo di sicurezza in loco. Prima ci dicevano che dovevamo aspettare che ci fosse la nuova riforma sanitaria, poi il Covid, etc. Ogni scusa andava bene per procrastinare il da farsi. Spiace ormai sono passati 4 anni dalle ultime elezioni regionali. Il nostro sindaco Revelant è molto fiducioso nel progetto di riabilitazione cardiologica per Gemona però tutto questo progetto dopo anni è ancora in “fase di sviluppo”. Intanto siamo ancora qui a chiedere alla politica risposte che non arrivano! Noi cittadini denunciamo il gravissimo disagio dei nostri cittadini! Rivogliamo il pronto soccorso a Gemona, chiuso dalla Serracchiani con dati falsi (!!!), al fine di poter garantire a chi in caso d’emergenza non dover aspettare ambulanze da altri ospedali con gravissimi rischi per eventuali ritardi in caso di infarto o ictus. Ricordiamo dei casi già successi in passato che il centro destra adesso al governo sembra aver dimenticato. Ci avevano promesso maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte della politica. Niente di tutto questo! Anzi in consiglio regionale l’Ass. Riccardi ci etichetta il nostro operare con il termine dispregiativo “comitatismo” dove noi semplici “meccanici” (??) chiediamo la riapertura del nostro pronto soccorso! Strano, non è lo stesso Riccardi che veniva ai nostri incontri? Ci sentiamo per l’ennesima volta, come durante la Serracchiani, ignorati e presi in giro dalla politica regionale. Abbiamo visto che almeno in altre parti la politica regionale ha soddisfatto le esigenze del territorio (vedi Latisana). Perché noi invece completamente ignorati? C’è un qualche progetto “politico” che i cittadini non devono sapere? E’ una domanda. Adesso siamo già in campagna elettorale e sappiamo che ci saranno promesse fino il giorno prima delle elezioni. Se prima del 2023 non ci saranno risultati concreti che durino nel tempo, ai nostri politici locali e regionali chiediamo solo una cosa: non chiedeteci il voto per qualcosa che non siete in grado di mantenere”.