Nuovo esperimento demodeista a cura di Gian Paolo Roffi
Continuano gli esperimenti poetici dei demodeisti. Oggi siamo lieti di presentarvi una composizione demodeista del poeta Gian Paolo Roffi
Demodeismo
Demodeismo: ultimo
azzardo ignoto forma
desueta futura
illuminata e oscura.
Giano bifronte dio
delle porte aperte
nei due sensi contrari:
percorsi noti e rari.
palindromo mentale.
pendolo ambiguo teso
fra mondi opposti e affini
senza lacci o confini.
prassi dell’oggi osata
nella contraddizione
d’ogni simbolo infranto
nel silenzio o nel canto
Gian Paolo Roffi
GIAN PAOLO ROFFI
E’ nato nel 1943 a Bologna. Negli anni ’70 ha scritto testi per spettacoli musicali. Venuto a contatto con l’area della “Poesia Totale”, ha collaborato intensamente con Adriano Spatola fino alla sua scomparsa. Ha pubblicato le raccolte di poesia Reattivi (1984), Madrigali (1986), Perverba (1988) nelle edizioni di “Tam Tam”; Contesti (Riccardi, 1997); Intuizioni (Eureka Edizioni, 2018). E’ stato redattore delle riviste “Tam Tam”, “Baobab”, “Dopodomani”. Attivo nel campo della poesia sonora, nel 2009 ha raccolto la sua produzione nell’album Vox (Ed. d’Arte Félix Fénéon). Come poeta visivo ha realizzato le tavole “L’immagine del respiro” (1986-87) e “Schizografie” (1988-89); ha pubblicato Voli, testo verbo-visivo (1991), Segni & Segni, poema visuale (1997), Letterale (2000), Te Rerioa (2007), Della Luna (2008), Syncrasies (2011), Sintassi dei frammenti (2013), Recovered Words (2016). Il collage, l’assemblaggio, il libro-oggetto sono le forme prevalenti del suo lavoro artistico, sempre legato al fenomeno del linguaggio e alla visualizzazione della scrittura.