Pazienti con sclerosi multipla denunciano: sospese le cure per esaurimento del budget
A Trieste due persone affette da sclerosi multipla denunciano la sospensione della terapia riabilitativa per esaurimento dei fondi. A denunciarlo è Walter Zalukar ex consigliere regionale presidente dell’Associazione Costituzione 32. La prima segnalazione, spiega Zalukar, è del 20 novembre, una signora – M.C. le iniziali – ha scritto alla Regione: “Ho 64 anni e ho la sclerosi multipla, oggi, dopo avere fatto solo tre sedute, Eutonia, istituto convenzionato presso il quale eseguo la fisioterapia, mi comunica che le altre sette sedute non verranno più effettuate perché i soldi stanziati e messi a disposizione per il 2023 sono finiti!” Un’altra paziente – BG le iniziali – ha segnalato: “il fisioterapista dell’ Eutonia, per conto dell’Asugi, mi informava che l’Asugi ha esaurito il suo budget per cui non può garantirmi di concludere le 10 sedute come da prescrizione medica”. Va sottolineato che solo un’adeguata, costante terapia riabilitativa è in grado di rallentare la progressiva disabilità determinata dalla sclerosi multipla, per cui pare incomprensibile che ASUGI non offra alle persone colpite da questa patologia invalidante tutto l’aiuto possibile. Questi pazienti sono già oltremodo impegnati a fronteggiare la malattia e pare inumano costringerli ad affrontare un altro calvario per avere le cure, di cui peraltro hanno diritto. Infatti alle persone con disabilità complesse la riabilitazione è garantita dalla normativa sui LEA – Livelli essenziali di assistenza – ( DPCM -12 gennaio 2017 ). È vero che una grave carenza di risorse interessa la sanità pubblica, ma allora bisogna fare oculate scelte sulle priorità di spesa ed eliminare gli sprechi. E allora non si capisce perché malati fragili siano privati per questioni di budget di indispensabili prestazioni terapeutiche, mentre si mantiene un elicottero dedicato ai codici verdi e bianchi, utilizzo verosimilmente inappropriato. Si spendono mediamente 17mila euro per ogni singolo volo non urgente, mentre le due pazienti con sclerosi multipla si vedono negare le poche centinaia di euro per completare i cicli di riabilitazione.