Penalizzata la popolazione delle Valli del Natisone dalla giunta Fedriga-Riccardi

La riduzione dell’offerta dei servizi ospedalieri unita alle gravi criticità delle liste di attesa costringono gli abitanti delle Valli del Natisone ad una continua “migrazione sanitaria” e a dover percorrere tanti chilometri anche solo per ricevere servizi essenziali presso altri presidi ospedalieri dentro e fuori il FVG e soprattutto a pagare di tasca propria una sanità regionale già sostenuta dalla gente con il pagamento delle tasse. “Negli ultimi 6 anni da chi guida la sanità regionale sono stati tolti uno ad uno come petali di una margherita importanti servizi ospedalieri, è stato soppresso il Centro di Assistenza Primaria che doveva servire a rafforzare la presa in carico delle persone con malattie croniche. Queste decisioni politiche potrebbero mettere ulteriormente a rischio il diritto alla salute  degli abitanti delle Valli del Natisone”.
Questa la sintesi dell’incontro molto partecipato che ieri si è svolto a Ponteacco di San Pietro al Natisone, durante il quale sono state esaminate le ricadute sulla popolazione locale degli scenari regionali che registrano un 26% di over 65 anni e oltre 400mila ammalati cronici e 20mila anziani con disturbi cognitivi di cui l’80% vivono in famiglia.  Anche alla luce di questi dati le conclusioni della riunione sono state che “le Valli necessitino di una riorganizzazione dell’Ospedale di Cividale e dei servizi del Distretto Sanitario che possano implementare la presa  in carico delle persone con malattie croniche sia in un contesto ospedaliero che domiciliare. In tale modo – conclude Liguori si possano superare le diseguaglianze sociali e di accesso ai servizi di tutela della salute che la gente delle Valli corre il rischio di patire ogni giorno”.