Pensionati Confartigianato Fvg: confermato per acclamazione alla guida il presidente uscente Pierino Chiandussi
Anap Confartigianato Fvg, voce di oltre 9 mila artigiani pensionati in Friuli Venezia Giulia, ha confermato per acclamazione alla sua guida il presidente uscente Pierino Chiandussi, per un mandato che porterà l’associazione fino al 2027. Con lui, confermato il vicepresidente vicario Giuseppe Spartà di Trieste e il secondo vicepresidente Sergio Grizzo di Pordenone. La goriziana Teresa Bortolin è stata nominata come vicepresidente aggiunto con delega ai rapporti transfrontalieri.
È l’esito dell’assemblea regionale dell’Anap che si è svolta oggi, martedì 5 dicembre a Udine nella sede di Confartigianato Persone, presente anche il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, che si è congratulato con i neoeletti presidente e vicepresidenti e ha ribadito la vicinanza e il sostegno di tutto il sistema Confartigianato al gruppo Anap e alle sue attività. L’assemblea ha quindi eletto la Giunta esecutiva dell’associazione, la quale poi ha designato gli incarichi di vertice. Della Giunta fanno parte insieme a Chiandussi, Spartà, Grizzo e Bortolin altri otto componenti: Pietro Botti, Alessandro Cainero, Luigi Chiandetti, Leandro Cimolino, Luciano Ermacora, Cvetka Paula Grahor, Massimiliano Perosa e Lauretta Salvador.
Sanità, assistenza territoriale, lotta contro le truffe agli anziani e perequazione per le pensioni sono gli ambiti in cui si concentrano le richieste alle istituzioni e le proposte con le quali il presidente Chiandussi intende caratterizzare il proprio mandato, confermando l’impegno già profuso lungo queste direttrici nel quadriennio precedente. «Rivolgiamo un plauso alla Regione per la decisione di stanziare nuove risorse e porre condizioni vincolanti alla realizzazione delle strutture destinate agli anziani non autosufficienti», ha premesso Chiandussi. Tuttavia, proprio in tema sanitario e assistenziale «è necessario un più equilibrato rapporto tra sanità pubblica e privata, la riduzione delle liste d’attesa, il potenziamento del personale sanitario ai vari livelli, il coinvolgimento nel controllo sul funzionamento delle Rsa, il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata, la diffusione degli specialisti in geriatria e un’accelerazione sulle Case di comunità». Continuerà l’impegno di Anap Fvg per prevenire le truffe a danno degli anziani.
Anche a livello regionale, inoltre, è molto sentito il tema della perequazione e rivalutazione dei trattamenti pensionistici, «rispetto ai quali – ha evidenziato Chiandussi – qualche risultato è stato ottenuto anche grazie al lavoro di Anap-Confartigianato, almeno per gli assegni pensionistici meno elevati». Una questione che sarà sempre più cogente ha riflettuto il riconfermato presidente, guardando in filigrana i numeri della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, che quest’anno ha messo sul podio Udine e pone in posizione alta anche le altre province della regione. «È una statistica che ci riempie d’orgoglio – afferma Chiandussi anche da presidente Anap Udine – ma essa stessa indica spazi di miglioramento: la provincia di Udine, per esempio, è tra i territori con il più alto indice di invecchiamento, tanto da essere 97ª su 107». È, inoltre, all’89° posto per l’indice di dipendenza strutturale che misura il rapporto tra popolazione in età attiva (sotto i 15 e oltre i 65 anni) rispetto a quella attiva; Trieste è 104ª, ad un passo dal fondo della classifica, Gorizia all’87ª e Pordenone in 65ª posizione. Di converso, Udine per natalità è all’ultimo posto in Friuli Venezia Giulia e al 83° posto in Italia. Fanno meglio Gorizia (35°), Pordenone (40°) e Trieste, che si colloca in 69ª posizione.
Chiandussi ha attirato l’attenzione anche su un altro indicatore misurato dal Sole 24 Ore, ovvero l’indice di «solitudine», misurato dalla quota di persone sole sul totale dei nuclei familiari. Anche in questo caso il Friuli Venezia Giulia non se la passa bene. Trieste è all’ultimo posto in Italia, cioè la città con più persone sole, Gorizia viaggia al 96° posto e solo Pordenone può dirsi nella parte alta della classifica, non andando comunque oltre un 36° gradino.
«Sono indicatori e numeri che ci fanno capire che per difendere la posizione acquisita, Udine e il Friuli Venezia Giulia devono contrastare questi dati strutturali – ha sottolineato Chiandussi – con un ulteriore miglioramento dei servizi a sostegno delle fasce di età più deboli e con politiche di riequilibrio nel lungo termine della struttura anagrafica della popolazione regionale.