Pordenone, da oggi al Centro di medicina si parte con i test rapidi di terza generazione

“Siamo stati i primi privati ad introdurre la tecnologia Abbott per i test sierologici nazionali e a partire con i tamponi rapidi nelle aziende. Essere oggi in prima linea con la nuova metodica dei tamponi rapidi di terza generazione per pazienti e aziende ci rende orgogliosi e ancor più fiduciosi che la lotta alla pandemia stia imboccando la strada dell’uscita dal tunnel. Insieme all’introduzione della vaccinazione, questa è l’arma fondamentale per debellare il Coronavirus”. Così Vincenzo Papes, Amministratore delegato del Gruppo Centro di medicina con 30 strutture in Veneto e 1 proprio a Pordenone, accoglie l’introduzione da oggi dei tamponi rapidi di terza generazione.  Con i tamponi di terza generazione comincia una nuova era per lo screening di massa, nel monitoraggio degli asintomatici e nel prevenire il nascere di possibili focolai in contesti organizzati. “Non parliamo soltanto test più sensibili, più veloci e più accurati, ma che hanno una attendibilità molto elevata, scongiurando i falsi negativi e quindi potenziando il contact tracing, un’azione fondamentale di sanità pubblica ed essenziale per arginare il diffondersi del virus. – aggiunge Vincenzo Papes – In questo rivelano una utilità specifica, soprattutto per dipanare situazioni critiche, come quelle di aziende, enti e organizzazioni che per ragioni operative vedono una concentrazione di personale e che vogliono adottare protocolli di prevenzione per evitare focolai”. Un test semiautomatico, effettuato tramite tampone nasale (uguale quindi nella modalità di quelli di primo e secondo livello) ma analizzato con strumentazione in card-microchip che da oggi è disponibile ai pazienti del territorio presso Centro di medicina Pordenone di via della Ferriera 22/D (direttore sanitario dott.ssa Teresa Lacchin), ad un costo accessibile (45 euro), nello spirito della operazione pubblica di screening e di prevenzione che il Gruppo Centro di medicina ha dichiarato sin dall’inizio per accompagnare il territorio al superamento di questo stato di crisi. “Quello che vogliamo tutti è riprendere la normalità e chiudere il capitolo pandemia. Pertanto è opportuno procedere con test più specifici, facili e immediati da eseguire a costi sempre accessibili.– conclude Vincenzo Papes – Il protocollo di screening continuerà ad essere quello in uso. I tamponi rapidi a fare da primo livello di screening, ed il tampone molecolare PCR, come modello gold standard, a conferma delle eventuali positività”.  I test saranno disponibili anche per aziende, organizzazioni, società sportive ed enti locali del territorio grazie alla task force interna – creata dal Gruppo Centro di medicina ad hoc per lo screening Covid-19. Una centrale operativa super efficiente di 7 persone collegata al Laboratorio Analisi del Gruppo, che coordina l’attività sul territorio di 50 infermieri pronti a recarsi entro 48 ore sul luogo di lavoro per effettuare il tampone rapido di terza generazione. Attualmente la task force gestisce una domanda di 1.800-2000 tamponi rapidi giorno tra Veneto e Friuli.