Presentazione petizione contro nuovo inceneritore di rifiuti speciali a Spilimbergo: la posizione dei partiti d’opposizione
Open Sinistra Fvg: Scongiurato il nuovo impianto ma permane necessità di studiare sull’impatto dell’inceneritore già esistente
“Oggi in Consiglio Regionale ho sostenuto, come Open sinistra FVG, la presentazione ufficiale della petizione di oltre 5.000 firme di cittadini dal titolo “Contro la realizzazione di un nuovo inceneritore di rifiuti speciali pericolosi a Spilimbergo: per non mandare in fumo il nostro futuro”. Se da un lato, l’ipotesi di un nuovo inceneritore di rifiuti pericolosi, sembra scongiurata, permane comunque la necessità di uno studio epidemiologico sull’impatto dell’inceneritore già esistente, come richiesto dal Comitato. Oggi vengono smaltiti nell’impianto di Rifiuti Speciali Pericolosi già esistente a Spilimbergo quasi il 25% di quella tipologia di rifiuti prodotti in Italia. Condividiamo la seria preoccupazione manifestata dal Comitato che il Pordenonese diventi un’area ad alta concentrazione di emissioni da rifiuti se saranno approvati altri impianti di smaltimento e termovalorizzazione o se quelli esistenti non vengono monitorati. Ancora una volta dobbiamo essere grati ai Comitati spontanei di cittadini per la loro capacità di riconoscere le criticità socio-ambientali, e ci si chiede come mai l’attuale governo della Regione sia inerte di fronte alle richieste dei colossi dei rifiuti, e applichi burocraticamente i regolamenti senza approvare il piano regionale dei rifiuti.”
Così si è espresso il Consigliere Regionale Furio Honsell di Open Sinistra FVG.
Patto per l’Autonomia: «Urgente aggiornare il Piano regionale di gestione dei rifiuti»
«È necessario aggiornare quanto prima il Piano regionale di gestione dei rifiuti, procedere alla sua implementazione, prevedendo le risorse necessarie per ridurre al minimo gli impatti determinati dagli impianti di smaltimento sul piano ambientale, paesaggistico, sociale e della salute. La Regione eserciti il suo ruolo di pianificazione e programmazione senza lasciare al caso o alle dinamiche del mercato le scelte sulla quantità e dislocazione degli impianti». I consiglieri e le consigliere regionali del Gruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Marco Putto, Massimo Moretuzzo, Giulia Massolino e Simona Liguori sollecitano la Giunta di centrodestra ad affrontare una questione di fondamentale importanza. Lo fanno a margine della presentazione della petizione contro la realizzazione di un nuovo inceneritore di rifiuti speciali e pericolosi a Spilimbergo – sottoscritta da più di 5 mila cittadine e cittadini –, avvenuta oggi (23 ottobre, ndr) nella sede del Consiglio regionale a Trieste.
I consiglieri ricordano come la presenza dell’impianto, a causa della sua insalubrità, danneggerebbe direttamente e indirettamente qualsiasi attività del territorio ad esso adiacente. Raccolgono inoltre le sollecitazioni del Coordinamento contrario al nuovo inceneritore in relazione all’impianto già esistente, invitando il presidente del Consiglio regionale a coinvolgere tutti gli enti di controllo perché mettano in campo strumenti di verifica e monitoraggio della situazione dell’inquinamento della zona; ad attivarsi per richiedere lo svolgimento di un accurato studio epidemiologico quale elemento necessario di conoscenza prima di autorizzare nuovi impianti di incenerimento; a definire un percorso di smantellamento e bonifica dell’attuale inceneritore di proprietà del Comune di Spilimbergo.
Putto, Moretuzzo, Massolino e Liguori ribadiscono infine l’urgenza di «accelerare sulla messa in pratica di misure per la riduzione della produzione dei rifiuti e dell’ottimizzazione dei processi di riuso e riciclo, nell’ottica di un sistema di gestione circolare dei rifiuti che sia funzionale alla tutela dell’ambiente e risponda alle necessità della cittadinanza e delle imprese, sulla strada della conversione ecologica. L’attuazione di politiche coerenti con le conoscenze scientifiche e con gli indirizzi europei deve essere al centro di ogni tipo di programmazione – concludono –. Gli oltre 5 mila no all’inceneritore dimostrano l’attenzione delle persone su un tema rispetto al quale gli strumenti di indirizzo e controllo messi in atto finora dalla Regione non sono adeguati».
Alleanza Verdi e Sinistra: Il fvg non necessita di un altro inceneritore di rifiuti speciali
“In Friuli Venezia Giulia non solo non c’è bisogno di un altro inceneritore di rifiuti speciali, ma è urgente attivare un piano per studiare l’impatto ambientale di quello già in attività.” Così in una nota la Consigliera regionale Serena Pellegrino, Vice Presidente della IV Commissione riferendosi all’incontro avvenuto nel primo pomeriggio a Trieste – alla presenza del Presidente Bordin e dei Consiglieri regionali dell’Opposizione – del Comitato No Inceneritore di Spilimbergo e Legambiente FVG APS in rappresentanza degli oltre 5000 firmatari della petizione contro la realizzazione del raddoppio dell’inceneritore di rifiuti speciali. “La Giunta regionale dovrebbe sapere che sono le stesse amministrazioni comunali locali, in primis il sindaco Sarcinelli e la sua giunta di centrodestra, ad essere in solido con la popolazione che ne denuncia i rischi per la salute pubblica.” E rincara la Consigliera Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra “Non si dovrebbe neppure prendere in considerazione l’idea di costruire un inceneritore di rifiuti speciali in un territorio già fortemente compromesso e fragile per la qualità dell’aria, che ogni anno vede aumentare l’incidenza di patologie tumorali e cardiovascolari, diabete e infertilità da metalli pesanti, creando di fatto una sorta di Distretto dei rifiuti. Il consiglio regionale dovrebbe per questo dare un segnale importante a livello politico, perché la qualità della vita dei corregionali viene prima di ogni attività industriale che si voglia impiantare in FVG. A tale proposito” conclude Pellegrino “faccio mio lo slogan degli auditi ‘Non mandiamo in fumo il nostro futuro’. Il Consiglio regionale sia partecipe di questa scelta e per questo ho chiesto – riferisce la Consigliera Pellegrino – in qualità di Vicepresidente della IV Commissione di sostenere l’audizione congiunta con la III Commissione per rendere la questione oggetto di riflessione di tutto il Consiglio. Dobbiamo essere chiari con i cittadini e cittadine dello spilimberghese e mi auguro che Fedriga e Scoccimarro questa volta prenderanno atto di quello che emerge dalle preoccupazioni di chi subisce da anni le pesanti scelte industriali effettuate sul loro territorio”.