Protezione civile Fvg: 8 milioni di euro ai volontari per automezzi speciali – solo 400mila ai pompieri per lotta agli incendi boschivi

Protezione civile: 8 milioni e mezzo di euro per mezzi speciali e nuove divise ai volontari – è quanto comunicato lo scorso 3 novembre dall’assessore Riccardi. Di solito si guarda con favore ai finanziamenti destinati alla Protezione civile, senza porsi troppe domande, ma oggi affiora qualche perplessità dopo l’interrogazione del consigliere Honsell che ha sollevato non pochi dubbi sulle reali necessità di alcuni mezzi anche assai costosi acquisiti dalla Protezione civile. Né si deve scordare che nella nostra regione la Protezione civile può già contare su un numero assai rilevante di automezzi e allora ci si chiede se l’incremento di questi sia davvero prioritario, o forse, disponendo di tanti soldi, non sarebbe più opportuno impiegarne una quota per altre più pressanti esigenze, come rinforzare sul serio la lotta agli incendi boschivi. Non possiamo dimenticare i roghi che hanno bruciato le nostre foreste l’estate scorsa, né le falle nell’organizzazione AIB (Antincendio boschivo). Adesso si avvicinano i mesi in cui la vegetazione diventa secca ed è più suscettibile a prendere fuoco, poi arriverà l’estate, ma non pare che ci si stia preparando con la dovuta energia per non ripetere mai più quella tragica esperienza. Come noto la competenza della lotta agli incendi boschivi compete alla Regione, che si avvale della Guardia forestale e di 2 mila volontari dotati di oltre 100 mezzi antincendio tra pick up e fuoristrada, più 24 autobotti, ma qui il problema consiste nei tempi d’intervento. Infatti, se i tanti mezzi disponibili restano in garage per decine di minuti, se non ore, prima di uscire quando scoppia l’incendio, servono a ben poco, e quando finalmente arrivano sul posto di solito trovano (per fortuna!) i Vigili del fuoco, che seppur tanti di meno, con meno mezzi e dotazioni, quando c’è fuoco corrono sempre e subito. Non si può certamente pretendere che i volontari antincendio, che già offrono un grande contributo alla collettività, siano sempre immediatamente disponibili, hanno un lavoro, una famiglia, impegni. Sono senz’altro preziosissimi, ma devono essere intesi come integrazione e supporto ai professionisti. Sono questi a dover garantire il pronto intervento, 24 ore su 24. La Guardia forestale non può farcela poiché è carente di personale, e quindi non restano che i pompieri, a cui le Regioni possono convenzionarsi proprio per garantire l’immediatezza della risposta al fuoco. Ma la nostra Regione si è fin qui dimostrata assai avara con i pompieri: 400 mila euro all’anno, che non bastano per assicurare il pronto intervento AIB in tutti i mesi in cui sussiste il pericolo incendi. “Già nell’ambito della legge di assestamento del bilancio regionale, discussa la scorsa estate, racconta il consigliere regionale Walter Zalukar, avevo presentato un emendamento per rinforzare la convenzione Regione – Vigili del fuoco, proponendo di portare lo stanziamento da 400mila a 2 milioni di euro al fine di garantire più pompieri a difesa dei nostri boschi tutti i giorni che servono e 24 ore su 24. La disponibilità economica per l’assestamento di bilancio era enorme, oltre 800 milioni di euro, per cui dedicarne due milioni per meglio difendere il nostro patrimonio boschivo mi era sembrato il minimo indispensabile. Ma la maggioranza non ha condiviso la proposta di rinforzare i pompieri, che è stata quindi bocciata. Allora mi ero chiesto: chissà quale miglior destinazione avranno questi soldi? Oggi è arrivata la risposta.”