Quartieri “antidemocratici” esautorati a Udine per… eccesso di democrazia! La posizione di Fogolâr Civic
“Che dire della marcia indietro dell’Amministrazione comunale di Udine in materia di poteri consultivi inizialmente attribuiti ai Consigli di Quartiere nominati dal Sindaco? C’è da complimentarsi con coloro che, in Giunta, hanno alzato la voce contro l’idea di dover sottoporre provvedimenti in talune materie al parere di consessi non legittimati da voto popolare? Da un certo punto di vista, sì. Per altri aspetti no: quel parere, infatti, sarebbe stato affossato fondamentalmente perché colpevole di rallentare l’attività amministrativa: non per ravvedimento davvero ‘democratico’ dei ‘sorestants di Udin’. Sarebbe piaciuto poter applaudire al riconoscimento di un basilare errore d’approccio con la tematica del rilancio della consultazione rionale. Non sembra trattarsi di questo. Patetiche le opposizioni che ora si stracciano le vesti di fronte all’esautoramento sostanziale dei Quartieri ‘oligarchici’ istituiti dall’Amministrazione Fontanini. Povera democrazia udinese! Tra l’altro, che dilettantismo! C’era nessuno, quando fu redatto e approvato lo ‘statuto’ dei rinati quartieri, in grado di capire che il risultato sarebbe stato quello di assoggettare parzialmente il Comune al parere di notabili senza legittimazione democratica? ‘Ma cui vino votât? Al jere miôr stâ a cjase! Bon di savê pe volte che e ven!‘”. Questo il commento del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, alla terza tappa delle celebrazioni sociali a Udine della festa nazionale friulana d’aprile, dedicate quest’anno alle tradizioni repubblicane dell’antica capitale locale e, nello specifico, dei suoi borghi storici. Lunedì 15 aprile 2019, infatti, una delegazione del sodalizio si è recata in Piazzetta Gorgo, presso il rigoglioso giovane tiglio dedicato dall’organizzazione, nel 2011, alla storia di democrazia dell’antico Comune rustico di borgo Poscolle, simbolo arboreo di cittadinanza rustica piantumato per la terza volta, dopo i proditori estirpamenti seguiti alle piantumazioni del 2001 e del 2002, a cura del compianto attivista Ermes Candido, a ridosso delle mura civiche nell’area verde del Parcheggio Magrini. Dopo il presidente prof. Travain, “baronin” DOC ossia originario per parte di madre del borgo Poscolle, è intervenuto il cameraro dell’Arengo popolare cittadino, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, massima autorità elettiva del civismo udinese, anche presidente del Club per l’Unesco di Udine e priore nazionale del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, che ha manifestato decisamente preoccupazione per certi sviluppi degli ordinamenti civici locali tutt’altro che improntati a democrazia e partecipazione. La prof.ssa Capria D’Aronco, anch’essa autoctona di Borgo Poscolle, ha voluto spendere anche due parole per ricordare personalmente la passata vitalità anche culturale del rione cittadino, quando noti artisti ed intellettuali del calibro di Pasolini frequentavano, in Via Cernazai, la casa dello zio, il grande autonomista prof. Gianfranco D’Aronco. Presenti, inoltre, i consiglieri arengari sig. Giuseppe Capoluongo, priore dell’antica Confraternita del Santissimo Crocifisso, la sig.ra Iolanda Deana, segretaria del Fogolâr Civic, e la prof.ssa Luisa Faraci, anch’essa sodale fogolarista. Il gruppo operativo del movimento culturale guidato dal prof. Travain era rappresentato, poi, dalle fedelissime attiviste sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Milvia Cuttini, sig.ra Renata Marcuzzi, sig.ra Luigina Pinzano e sig.ra Paola Taglialegne. Rappresentati anche il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, il Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” e il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”.