Regionali: Tomasello segretario del Pd provinciale Pordenonese, candidati hanno giusta carica
“Nella lista dei candidati Pd del Pordenonese metà sono donne in un Fvg maglia nera per la presenza femminile nelle assemblee elettive. Una lista robusta, motivata e rappresentativa del territorio. Assieme portiamo avanti proposte che riguardano la vita di tutti, a partire dal tema fondamentale della salute e della sanità pubblica. I nostri candidati hanno la carica giusta, abbiamo fiducia nelle persone e nelle nostre forze”. Lo ha detto oggi a Pordenone il segretario del Pd provinciale pordenonese Fausto Tomasello, introducendo la presentazione della lista dei candidati del Partito democratico al Consiglio regionale per la circoscrizione del Pordenonese, alla presenza del candidato presidente Massimo Moretuzzo. Compongono la lista: Andrea Carli, già sindaco di Maniago, la consigliera regionale uscente Chiara Da Giau, il consigliere regionale uscente Nicola Conficoni, Adriana Del Tedesco, consigliera comunale a Fontanafredda, Francesco Del Bianco, sindaco di San Martino al Tagliamento, Valentina Francescon, ex consigliera comunale a San Vito al Tagliamento, Antonio Di Capua, operatore sociosanitario all’ospedale civile di Pordenone e candidato sindaco alle ultime elezioni a Prata di Pordenone, Martina Locicero, dipendente in una cooperativa sociale, Daniele Rosset, operaio specializzato nel settore del mobile, Monica Padovan, consigliera comunale ad Azzano Decimo, Giuseppe Toldo, docente in un istituto tecnico ed Eleonora Angela Venier, architetto. “Ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie – ha spiegato il segretario dem nel suo intervento – assumere e contrastare la fuga del personale valorizzandolo e incentivandolo economicamente, integrare la rete ospedaliera con la riqualificazione dei piccoli ospedali, rafforzare la sanità territoriale”. Riferendosi alla realtà del Pordenonese, Tomasello ha citato l’impegno a “rafforzare la manifattura” mettendo “il lavoro, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione al primo posto”, richiamando il “consolidamento delle politiche attive del lavoro e il sostegno alla maternità” e sottolineando l’emergenza di “bassa capacità di acquisto, bassi stipendi e alto tasso di inflazione”. Il segretario regionale Renzo Liva ha ricordato che “il Pd ha costruito una coalizione, inserendo il partito in un ambito di alleanze che costituisce un’alternativa possibile e credibile a Fedriga e alla sua maggioranza. Possiamo farcela e ce la stiamo giocando”. Portando gli esempi della sanità, in cui “si impone la verità dei problemi e l’esperienza quotidiana di noi utenti” e del superbonus “problema conosciuto da tutti meno che da Fedriga smentito dal Governo”, Liva ha detto che “i fatti hanno la prevalenza sulla narrazione e sull’immagine”. Il segretario dem ha parlato di Pordenone, “ricca per le capacità manifatturiere e culturali”, “ha come simbolo una porta aperta ma noi ci troviamo di fronte una Regione chiusa e che vuole chiudersi in difesa. Noi vogliamo giocare all’attacco e – ha scandito – guardare a una regione aperta, progredita, accogliente e attrattiva”.