Riforme e rielezione “perpetua”: Parrini (Pd), Fedriga guarda a Caracas e Mosca
“Allarmanti le dichiarazioni del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in favore dell’assenza di ogni limite temporale alla rieleggibilità a premier che caratterizza il ddl costituzionale Meloni-Casellati. Fedriga dice ciò per portare acqua al mulino della Lega, che, in scontro con Fdi, vuole la rieleggibilità illimitata dei Presidenti di Regione”. Lo afferma Dario Parrini, senatore del Pd e vicepresidente della commissione Affari costituzionali del Senato.
“Ma Fedriga forse non comprende che – prosegue il senatore dem – indicando come faro il ddl Meloni-Casellati egli si pone contro uno dei principi comunemente dati per scontati in tutte le democrazie liberali dell’Occidente. Il principio secondo cui l’elezione nazionale diretta di un Presidente deve avere come contrappeso un tetto temporale, che ovunque è di due mandati, alla sua rieleggibilità. È così in tutti i Paesi Ue. È così negli Usa”.
“La rieleggibilità senza limiti di un Presidente, che tra l’altro andrebbe contro una recente sentenza della nostra Corte Costituzionale, la 60 del 2023 – precisa Parrini – è vigente in Venezuela e in Russia. Fedriga per le regole istituzionali guarda a Caracas e a Mosca? Spero di no. Lo invito a riflettere sul fatto che quello che lui segnala come un esempio a cui ispirarsi è in realtà un anti-modello da cui stare parecchio alla larga”.