Ronchi2030, Obiettivo Giovani Ronchi e La sinistra Ronchi aprono la campagna elettorale ascoltando i cittadini
Nei comuni dove nel prossimo mese di giugno si voterà è iniziata la campagna elettorale ed ognuno con i proprio stile, Interessante la modalità scelta a Ronchi dei legionari dove a partire da oggi, sabato 7 maggio, i rappresentanti delle liste Ronchi2030, Obiettivo Giovani Ronchi e La sinistra Ronchi bene comune saranno presenti al giardino Excelsior, in via Roma, dalle ore 18.00 alle 19.30 e ogni mercoledì alle 20.30 presso la sala consiliare del municipio per incontrare i cittadini e rispondere ad eventuali loro quesiti. Insomma una campagna di ascolto innanzitutto mentre dalle medesime liste fanno sapere che Lunedì si presenteranno puntuali per la consegna della documentazione in municipio di presentazione candidati e liste, mentre si sta ultimando la preparazione del materiale elettorale e l’allestimento di eventi “per farci
conoscere”. La lista Obiettivo Giovani Ronchi in particolare si sta attivando anche grazie alla collaborazione con un esperto del settore della comunicazione, per l’organizzazione di una data dedicata principalmente ai loro coetanei, ma che vuole essere anche occasione di incontro tra generazioni. Federico Paoli e Davide Di Pierro sostengono che è proprio il desiderio di sfatare quella sorta di pregiudizio che troppo spesso genericamente viene mosso verso i giovani, circa il loro presunto scarso impegno e poca attenzione al bene comune, che li ha spinti a creare una loro lista. “Sono particolarmente orgogliosa, dice la candidata sindaco Sara Bragato, di poter contare sul supporto di questo gruppo di ragazzi e ragazze che, con la loro fiducia mi hanno dato anche la grande responsabilità di accompagnarli nel mettersi in gioco in prima persona, aprendo le porte al mondo della partecipazione politica. Che cosa chiedono i giovani alla politica? Che cosa si aspettano? Come non deluderli? «Non ho mai capito nella mia vita che cosa siano le politiche giovanili» diceva perfino Jacques Delors. Ed in effetti come per “gioventù”, anche per il termine “politiche giovanili” non esiste una definizione universalmente riconosciuta. Le politiche giovanili comprendono l’istruzione, la formazione, l’occupazione, la solidarietà, la salute, l’informazione, l’ambiente, ecc.: tutti temi presenti nel nostro programma. Quello che proponiamo sono politiche integrate e trasversali destinate ai giovani, elaborate con i giovani, e basate sui bisogni dei giovani, intese non solo quali azioni volte ad aiutarli a diventare adulti, bensì anche ad essere giovani. Ponendo l’accento sull’essere piuttosto che sul diventare, dando qualità al presente e permettendogli di vivere le proprie vite in un contesto attivo, propositivo, di sostegno e in grado di offrire opportunità. Ad esempio l’opportunità di incontrarsi anche al di fuori dai canonici contesti “istituzionalizzati” rappresentati da scuola, corsi, attività sportive; di partecipare a laboratori formativo/esperienziali sul tema del protagonismo e leadership giovanile, sui temi dell’economia sociale, lavoro, start up, housing ed integrazione sociale, promozione della cultura della legalità, dell’amministrare e comunicare con rispetto, verso le persone, l’ambiente e il territorio. Temi che spesso potrebbero essere utili anche per molti adulti e sui quali auspichiamo un confronto con gli altri candidati alla carica di Sindaco”. Intanto ieri la stessa Bragato in una nota andava all’attacco ed evidenziava sul tema sicurezza che anche se “Ronchi non ha 250 telecamere come Monfalcone, primato da fare invidia al modello cinese, delle telecamere vi sono, a spot pubblicitario ogni tanto se ne parla, come se queste fossero la risoluzione di tutti i problemi del degrado sociale in cui la nostra cittadina si trova da lungo tempo. Eppure apprendiamo con sconcerto che la nostra comunità è costretta a pagare 4 mila euro ad una ditta a causa dell’impossibilità per Isontina ambiente di rimuovere rifiuti speciali anche pericolosi tra cui manufatti in amianto e abbandonati da ignoti in via Androna Palmada, via Aquileia interna e via Dobbia intersezione via San Vito. Vorremmo capire, ma le telecamere, funzionano? Che tipo di indagine è stata fatta? Il Comune ha posto qualche denuncia? O ci si accontenta delle operazioni mediatiche del controllo della spazzatura? Quello dell’abbandono di rifiuti speciali nel nostro Comune, tra cui manufatti anche in amianto, è un qualcosa di una gravità inaudita in un territorio piccolo come il nostro dove addirittura anche in centro si è osato abbandonare dei rifiuti speciali. La sicurezza del Territorio non può passare solo dalle telecamere, ma la sicurezza del territorio la si costruisce vivendolo, interrompendo quel percorso di profondo dormitorio nel quale è piombato in questi anni. In tutto ciò si rimane basiti per quanto accaduto, e ancora una volta la nostra Comunità si trova costretta ad effettuare esborsi per un comportamento delinquenziale, ed irrispettoso posto in essere da alcune persone”.